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(nel mio è stata rimossa la parte introduttiva)

Le leghe di ferro e carbonio sono dette acciai o ghise a seconda di quanto carbonio contengono.
Gli acciai hanno una presenza massima di carbonio (in massa) del 2.06% mentre le ghise arrivano al 6.67% (limite di solubilità del carbonio nel ferro).

Le ghise hanno caratteristiche meccaniche differenti rispetto agli acciai e trovano largo impiego nei processi di colata per getti (ad esempio nella produzione di tombini, termosifoni o padelle). Rispetto a questi ultimi sono più fragili, dure e resistenti all’abrasione ma meno predisposte ad assorbire energia durante la deformazione (resilienza).

Nell’acciaio (e nelle ghise) oltre a ferro e carbonio, possono essere presenti altri elementi chimici che conferiscono caratteristiche particolari alla lega. Ad esempio per ottenere acciaio inossidabile è necessario aggiungere almeno il 12% in peso di cromo.

Gli acciai che contengono poco carbonio (meno dello 0.5%) sono detti “mild carbon” o “low carbon” e trovano vasto impiego nella produzione di lamiere. Gli acciai low carbon infatti sono molto duttili e non danno problemi di instabilità o fragilità durante le operazioni di stampaggio e imbutitura.

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