Cos’è il sublime?
Ma soprattutto.. COSA è sublime secondo Kant?
Di sicuro queste sono due domande molto interessanti, a cui va posta la giusta attenzione.
Nella descrizione del BELLO, Kant descrive una molteplicità di caratteristiche, come ad esempio l’essere “disinteressato”, ovvero:
E’ bello ciò che piace senza interesse, qualcosa di NON utile e NON desiderabile.
Oppure l’essere “bello senza concetto”, tradotto: non è possibile spiegare il PERCHE’ qualcosa sia bello.
Ma oltre a studiare e descrivere nel dettaglio cosa si intende per “bello”, Kant decide di andare oltre, introducendo un contrasto incredibile tra “bello” e “sublime”.
Ma quindi, cos’è il sublime?
Il sublime è un fortissimo sentimento scaturito da una situazione di strana interpretazione, una situazione che normalmente dovrebbe suscitare in noi un’emozione di terrore, ma che in realtà ottiene l’esatto opposto: un piacere indiretto di fronte ad una situazione terribile e sensibilmente spiacevole.
Per capire meglio questo concetto, facciamo un esempio pratico.
Di fronte all’eruzione di un vulcano, situazione sconcertante e pericolosa, l’uomo, secondo Kant viene posto di fronte a sé stesso, percependosi come nullità di fronte all’immensa catastrofe a lui presentatasi, permettendogli di prendere coscienza della sua più profonda dimensione, quella spirituale.
Secondo Kant, uno spiacevole (nonché terribile) fenomeno naturale può generare nell’individuo quel sublime stato di piacere involontario e indiretto per cui risulta inutile sentirsi colpevoli e di cui nessun uomo possiede nessun tipo di controllo, quella sensazione spiacevole MA piacevole.
Quella piacevole sensazione di terrore e disarmonia scaturita da un qualcosa di immensamente potente (sublime dinamico), come un terremoto o una tempesta, o dall’immensamente grande (sublime matematico), come un cielo stellato o l’immensità del mare.
c) Bello e Sublime
1) Il bello è visto come un armonia fra natura e sentimento del gusto, come se essa individuasse nell’uomo un punto di riferimento.
Lo definisce in relazione alle quattro classi
→ Qualità: è bello ciò che “piace senza interesse”, è disinteressato perché non si identifica con l’utile, con il bene o con i piacevole.
→ Quantità: è bello ciò che “è senza concetto, come l’oggetto di
un piacere universale”, non si può spiegare perché qualcosa sia
bello (senza concetto), ed è bello per tutti (universale).
→ Relazione: è bella “la forma della finalità di un oggetto, in quanto
non vi è uno scopo preciso”
→ Modalità: è bello “ciò che senza concetto è riconosciuto oggetto di un piacere necessario
2) Il Sublime deriva da spettacoli disastrosi, disarmonici che sconcertano ma mettono l’individuo di fronte a sé stesso. (Maggior grado di soggettività)
→ Sentimento spiacevole, quindi contraddittorio
→ Il piacere che ne deriva è solo indiretto
→ Sublime matematico
→ Suscitato dall’immensamente grande
→ Sublime dinamico
→ Suscitato dall’immensamente potente
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A presto. Dott.ssa Laura Pirotta, psicologa clinica.
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15. Kant: il sublime
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