"L'amore è un gioco"
«Noi che siamo così limitati in tutto, perché lo siamo così poco allorquando si tratta di soffrire?» (Pierre-Carlet Marivaux).
Affermare la coerenza d'impegno nel percorso intellettuale dell'autore, svela come la costruzione e il disegno narrativo sottintendano la convinzione di una convivenza possibile su cui fondare una democrazia reale e pragmatica, scevra da conclusioni etiche ovvie.
Egli trattò l'amore non come il tema necessario all'intrigo, ma da protagonista assoluto, analizzandolo.
Marivaux è il poeta dell'amore nascente, il cantore dei turbamenti dell'animo, del dominio del cuore in ogni suo palpito.
Dal 29 gennaio al 17 febbraio 2013
Fondazione Teatro della Pergola
presenta
IL GIOCO DELL'AMORE E DEL CASO
di Pierre Carlet de Chamblain de Marivaux
versione e adattamento Giuseppe Manfridi
con (in ordine alfabetico)
Paolo Briguglia (Dorante/Borgezio), Antonia Liskova (Silvia/Lisa),
Francesco Montanari (Borgezio, Dorante), Fabrizia Sacchi (Lisa/Silvia)
e con
Emanuele Salce (Orgone padre di Silvia) e Sandro Mabellini (Mario fratello di Silvia)
scene Giacomo Costa
costumi Gabriella Pescucci
musiche Antonio Di Pofi
light designer Umile Vainieri
regia Piero Maccarinelli
Il gioco dell'amore e del caso - note di Piero Maccarinelli
Anni fa ho messo in scena "Frammenti di un discorso amoroso" di Roland Barthes, un libro chiave per la mia generazione. Da allora desideravo affrontare la squisita tessitura drammaturgica di Marivaux e del suo gioco...
Angelo Antonio Messina
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