La Rubrica Del Professore Sandro Rossetti: Anca Dolorosa.
Francesco chiede
Egr. Prof. Rossetti,
ho visto su internet che lei pratica un'alternativa efficace all'intervento di protesi alle anche.
Le invio un RX al bacino e le chiedo la cortesia di farmi sapere se potrò avere dei benefici.
Ho 60 anni e .... tanta paura dell'intervento !
Grazie per la sua cortesia !
Cordiali saluti
Il Prof risponde
Il timore per il trattamento chirurgico è naturale.
E’ chiaro che si fa ricorso al trattamento chirurgico solo quando è indispensabile.
La valutazione dell’anca di un soggetto sufficientemente giovane come lei (60 anni) necessita di una visita clinica, di una radiografia e di una RMN (Risonanza magnetica nucleare).
L’esame clinico serve a valutare l’escursione articolare e la mobilita più o meno dolorosa.
La radiografia serve a valutare l’erosione ossea dell’acetabolo, della testa femorale ed eventuale deformità ossea.
In alcuni casi è necessario anche la RMN (Risonanza magnetica nucleare) per valutare la struttura ossea della testa femorale.
Il trattamento può essere basato sull’utilizzo di cellule mesenchimali prelevate dal grasso sottocutaneo ed infiltrate per via artroscopica o chirurgico protesica.
La prima soluzione è transitoria giacché serve a rinviare l’intervento di qualche mese o forse anno ma non è una soluzione definitiva.
La soluzione protesica è l’unica definitiva e permette al paziente un recupero rapido ed un ritorno all’attività lavorativa in trenta giorni.
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