L'Arno è il secondo maggior fiume dell'Italia peninsulare dopo il Tevere[1] e il principale corso d'acqua della Toscana.
Caratteristiche principali
Ha una lunghezza totale di 241 km, un bacino di 8.228 km²[1] e una portata media stimata annua presso la foce di circa 110 m³/s. Nasce sul versante meridionale del Monte Falterona, e precisamente dalla sorgente di Capo d'Arno, nell'Appennino tosco-romagnolo, a quota 1.358 m sul livello del mare, e sfocia nel Mar Ligure[3] dopo avere attraversato Pisa. Dopo 12 km scorre con acque copiose già attorno ai 600 metri sul livello del mare grazie agli apporti dei numerosi affluenti che scendono dal Casentino e dal Pratomagno.
Il suo ampio bacino raccoglie le acque di vari sottobacini:
il Casentino, costituito dall'alto bacino dello stesso Arno fino alla confluenza con il canale Maestro della Chiana;
la Val di Chiana, piana bonificata nel XVIII secolo e in precedenza paludosa, tributaria anche del fiume Tevere;
il Valdarno superiore, una lunga valle delimitata a est dal Pratomagno e a ovest dai rilievi della provincia di Siena;
il sottobacino della Sieve, principale tributario dell'Arno che vi confluisce poco prima di Firenze;
il Valdarno medio, che si estende dalla confluenza della Sieve fino alla confluenza con l'Ombrone pistoiese, include la piana di Firenze, Sesto Fiorentino, Campi Bisenzio, Prato e Pistoia;
il Valdarno Inferiore, caratterizzato da vallate in cui scorrono numerosi affluenti importanti come la Pesa, l'Elsa, l'Era (affluenti da sinistra) e il canale Usciana (affluente da destra), che trasporta le acque raccolte dal Padule di Fucecchio e provenienti dai corsi d'acqua della Valdinievole e di una parte del Montalbano. A valle di Pontedera l'Arno scorre poi verso la foce a un livello più elevato rispetto alla pianura circostante.
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