Ordinazione diaconale degli accoliti Angelo Baldassarre, Marino D’Amore, Michele Maggio. Santa Messa presieduta da S.E.R. mons. Filippo Santoro, arcivescovo metropolita di Taranto. Concattedrale Gran Madre di Dio, 28 2 gennaio 2017.
Coro della Diocesi di Taranto Giovanni Paolo II diretto dal M° Fabio Massimillo, all’organo il M° Nunzio Dello Iacovo.
La cattedrale di Taranto si fonda su un'idea senza precedenti: la vela (così l'ha chiamata subito la gente) in luogo della cupola, o delle torri, come alto segnale. La vela è una facciata sul cielo. Dice Ponti: Ho pensato: due facciate. Una, la minore, salendo la scalinata, con le porte per accedere alla chiesa. L'altra, la maggiore, accessibile solo allo sguardo e al vento: una facciata per l'aria, con ottanta finestre aperte sull'immenso, che è la dimensione del mistero…
disse Luigi Moretti ..Questa quasi immateriale struttura è essa, ed essa sola, la chiesa. E coglieva la religiosità non-liturgica di quest'architettura, in cui la vela, che si eleva (alta 53 metri) sopra la chiesa e non comunica internamente con essa, è un canto esterno, convoca l'esterno e si riflette e si moltiplica all'esterno, negli specchi d'acqua antistanti: composta da due sottili pareti parallele, traforate, una a un metro dall'altra, su cui gioca la luce, è un'acrobazia architettonica, impasto di concretezza e di aria dedicata al cielo. All'interno della chiesa si raccolgono i fedeli: ma anche qui lo spirito è chiaro e lieve: spazio bianco e verde, muri traforati, un disegno pontiano continuo cui appartengono anche i due angelici affreschi, e non c'è altro. Né altre decorazioni, né interventi altrui.
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