Già lo scorso gennaio erano state arrestate con l’accusa di associazione a delinquere di stampo mafioso e poi liberate su decisione del Tribunale del riesame, le dieci persone che all’alba di questa mattina sono state condotte in carcere dai Carabinieri del Comando provinciale di Reggio Calabria e dallo Squadrone eliportato Cacciatori. I fermati sono tutti appartenenti al clan Iamonte di Melito Porto Salvo e le carcerazioni di oggi sono il risultato delle indagini relative alle operazioni “Ada”, “Sipario” e “Replica” che già dal 2013 hanno cominciato a far luce sulle attività criminose della cosca Iamonte. In particolare i dieci arresti odierni sono il prodotto delle investigazioni partite grazie alle dichiarazioni del collaboratore di giustizia Ambrogio Giuseppe (“Sipario”) che hanno permesso di ricostruire l’organigramma del clan e gli affari che esso gestiva, come il traffico d’armi, lo spaccio di sostanze stupefacenti e il monopolio delle gare d’appalto nei comuni del basso ionio.
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