Al congresso internazionale “Diaspore italiane - rappresentazione e questioni di identità”, svoltosi a dicembre a Genova, è stata presentata la rete dei Musei dell’Emigrazione italiana. Presente anche Marcelo Huernos che è curatore, ricercatore e produttore di contenuti presso il Muntref Museo de la Inmigración di Buenos Aires, dove ha creato i contenuti delle mostre permanenti e temporanee: “Il nostro museo riceve durante tutto l'anno visitatori da ogni parte del mondo, siano scuole, organizzazioni di pensionati, o mutuali etniche e comunitarie. Siamo aperti al turismo delle radici perché molti discendenti vengono, soprattutto le terze generazioni, a cercare notizie intorno ai propri avi giunti in Argentina”. Il Muntref si trova nell'edificio dove tra il 1911 e il 1953 funzionò il famoso Hotel del Inmigrante, prima tappa obbligata per i milioni di stranieri che raggiungevano l'Argentina con la speranza di una vita migliore. Si calcola che più della metà delle persone giunte all'Hotel, provenivano dall'Italia. “La tappa al museo dell'immigrazione – spiega – il curatore museale del Muntref - è molto importante per coloro che sono interessati a fare il proprio viaggio delle radici. Perché è lì che potranno trovare quella parte della propria storia che è arrivata ed è rimasta in Argentina, spesso senza aver trasmesso alcun'altra notizia dopo lo sbarco”.
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