Commento di don Paolo Quattrone - sacerdote della diocesi di Aosta, parroco di Bard, Donnas, Hône e Vert.
Giovedì 27 Ottobre
Oggi parto dalle parole di san Paolo che troviamo nella prima lettura per riprendere un tema di cui ho accennato lunedì. Leggiamo cosa l’apostolo scrive agli Efesini: “Fratelli, rafforzatevi nel Signore e nel vigore della sua potenza. Indossate l’armatura di Dio per poter resistere alle insidie del diavolo. La nostra battaglia infatti non è contro la carne e il sangue, ma contro i Principati e le Potenze, contro i dominatori di questo mondo tenebroso, contro gli spiriti del male che abitano nelle regioni celesti”. San Paolo afferma che c’è un nemico della nostra vita, della nostra felicità, dell’armonia ed è il demonio. Se Dio ha a cuore la nostra felicità il diavolo desidera l’opposto e se esiste Dio esiste non possiamo non credere che non esista il demonio. Primo pericolo da non sottovalutare: non credete a chi vi dice che il diavolo non esiste o che è una menzogna, una categoria del passato perché la prima cosa che ama fare il demonio è proprio far credere che non c’è infatti non c’è peggior pericolo di quello che si ignora. Il fatto che esista non vuol dire che devo vederlo nascosto ad ogni angolo però dobbiamo essere attrezzati per non farci fregare da Lui e per questo che san Paolo usa la bella immagine dell’armatura: “Prendete dunque l’armatura di Dio, perché possiate resistere nel giorno cattivo e restare saldi dopo aver superato tutte le prove”. E sempre l’apostolo ci dice in cosa consiste questa armatura, da cosa è fatta: “State saldi, dunque: attorno ai fianchi, la verità; indosso, la corazza della giustizia; i piedi, calzati e pronti a propagare il vangelo della pace. Afferrate sempre lo scudo della fede, con il quale potrete spegnere tutte le frecce infuocate del Maligno; prendete anche l’elmo della salvezza e la spada dello Spirito, che è la parola di Dio”. Pregare ogni giorno con costanza, ascoltare, leggere e meditare la Parola di Dio, coltivare la fede in diversi modi, tutte queste cose ci mettono al riparo dal demonio, ci sintonizzano sulle frequenze giuste, sulle frequenze di Dio, su frequenze che ci fanno bene. Tutte le volte invece che più o meno consapevolmente chiudiamo le porte a Dio ecco che le stiamo involontariamente aprendo al diavolo non nel senso che lui si impossessa di noi ma nel senso che finiamo per sintonizzarci più sul male che sul bene. Qualcuno obietterà dicendo: ci sono persone che pregano e che vanno a Messa che però ugualmente si comportano male; come dicevo giorni fa è una questione di cuore, non basta pregare occorre che io apra davvero il mio cuore a Dio quando prego. Dobbiamo aver paura del demonio? No, se restiamo ancorati alla preghiera perché lui ha il terrore di chi prega, sa che chi prega indossa un’armatura, uno scudo che lo protegge per questo le studia tutte pur di tenerci lontani dalla preghiera. C’è un aspetto che quando lo affronto soprattutto a scuola, nelle classi suscita grande attenzione e curiosità ed è l’esorcismo. Anche in questo caso non dobbiamo temere di essere posseduti almeno che non ce l’andiamo a cercare. Mi spiego. Il demonio non va in giro a divertirsi a possedere le persone ma quando capitano questi fenomeni è perché ci si è messi a giocare con cose più grandi di noi delle quali poi perdiamo il controllo. Il mondo del sovrannaturale esiste eccome anche se spesso lo ignoriamo o lo neghiamo e come esiste Dio esiste anche il diavolo. Esistono pratiche che facciamo per gioco, per sfida o per disperazione ad esempio sedute spiritiche oppure ricorriamo a cartomanti, a persone che trafficano con il mondo dello spirito. Queste persone non hanno intenzione di danneggiarci ma inconsapevolmente aprono vie dalle quali può passare il demonio, per una loro sensibilità e per un dono che hanno maneggiano con le cose dello spirito ma si tratta di realtà più grandi di noi delle quali si può perdere il controllo. Quanta gente, alla ricerca di un’armonia, di un sollievo dal proprio dolore, dalle proprie fatiche ricorre a maghi, cartomanti, persone che praticano tecniche orientali, che parlano o invocano spiriti, anime, defunti. Immediatamente uno sembra anche trovare una pace e un’armonia praticando certe cose ma c’è un grosso pericolo: chi gioca con le cose dello spirito spesso sa aprire sì dei canali ma non sa chiuderli. E’ come uno che apre la finestra di casa per cambiare aria ma non la richiude e dalla finestra può entrare di tutto, aria buona ma anche un ladro. Non ricorriamo a tecniche strane per trovare un po' di serenità o una risposta ai nostri problemi piuttosto se proprio vogliamo trovare un sollievo interiore riscopriamo la bellezza di pregare. E aggiungo, rivolgendomi soprattutto ai giovani: non mettetevi a giocare con sedute spiritiche, robe strane che per malsana curiosità potete trovare su internet, il diavolo esiste eccome, .....
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