Appropriazione indebita e autoriciclaggio è l’accusa che grava sopra ad un ammaestratore di condominio che operava nel territorio milanese e nella provincia di Monza-Brianza, che avrebbe illecitamente sottratto oltre 330.000 euro dai conti correnti dei condomini degli stabili di viale Fulvio Testi e via Romolo Bitti a Milano da lui amministrati
I fondi sono stati utilizzati dall’uomo per spese personali, come cure mediche e abbonamenti in palestra, ma anche per pagare alcune rate di un "mutuo acceso" per acquistare una casa a Monza, intestata alla moglie. La donna, 54 anni, è stata iscritta sul registro degli indagati dal pubblico ministero di Milano, Giovanni Tarzia, ma non è stata raggiunta da alcuna misura perché, secondo la gip, "non vi è prova" della "consapevolezza" che le somme, comunque "modeste", ricevute dal marito fossero di "provenienza illecita".
tra i pagamenti ricostruiti dalla Guardia di Finanza anche il conto del meccanico e il saldo del catering ingaggiato per un evento privato e oltre 111.000, per il gioco d’azzardo online.
Secondo l’indagine l’uomo avrebbe adottato tecniche fraudolente per nascondere la destinazione del denaro, utilizzando nomi fittizi per i beneficiari dei bonifici, mentre in realtà trasferiva le somme sul proprio conto personale.
A firmare l’ordinanza di custodia cautelare è la gip di Milano Silvia perrucci che ha disposto gli arresti domiciliari oltre al decreto di sequestro preventivo da 449 mila euro a carico dell’indagato.
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