Strasburgo - Nicola Caputo (S&D) interviene in seduta plenaria nel corso della discussione sulla “situazione in sud Sudan”
In quest’aula abbiamo parlato più volte della difficile situazione del Sudan.
Un Paese che fa registrare violazioni diffuse e sistematiche dei diritti umani, Il cui governo continua a reprimere le libertà fondamentali, anche attraverso la pratica di arresti arbitrari di giornalisti e leader di partiti politici. Negli ultimi giorni sono stati uccisi in una sola contea, lo Stato di Unity, ottanta civili, e tra questi 57 bambini.
Nel Sud Sudan, secondo la denuncia dagli organismi dell'Onu: Fao, Unicef e World Food Program, oltre trentamila persone rischiano di morire di fame e altre decine di migliaia sono a rischio carestia.
Dall’inizio del conflitto nel Sud Sudan, quasi due anni fa, è la prima volta che il cosiddetto modello integrato per la classificazione del rischio e delle emergenze alimentari dell’Onu registra il livello cinque (“catastrofe”) - il più alto nella scala da uno a cinque - per tutte le fasce della popolazione.
Se non si vuole che la situazione precipiti ulteriormente è necessario che l’Europa e la Comunità internazionale si mobilitino anche in collaborazione con l’Unione africana per favorire la riconciliazione nazionale e per sostenere un processo di ricostruzione politica e istituzionale del Paese.
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