Fare un regalo non è mai semplice, specialmente se si tratta di scegliere cosa regalare ai propri bambini.
La Psicologia del dono ci spiega l'importanza dell'atto del donare nell'ottica della relazione. Ecco alcuni semplici consigli per i genitori su che cosa regalare e sulla gestione del rapporto figli e regali:

0:08 1) Non fare "regali" ma "doni"
0:54 2) Poni dei limiti nella quantità e frequenza di regali
1:31 3) Scegli un regalo appropriato in base all'età del bambino e gioca insieme a lui
2:35 4) Prediligi i regali emotivi: amore, tempo di qualità, partecipazione, curiosità, attenzione.

Ma dimmi di te: qual è il regalo più bello ricevuto nella tua infanzia? Scrivimelo nei commenti ;-)

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"Cari amici, a breve è tempo di festività, molte mamme mi chiedono come comportarsi in merito ai regali da fare ai bambini. Vediamo alcune indicazioni assieme:

1) Regali sì o regali no?
Innanzitutto più che di regalo vorrei parlare di dono. Le due parole sono simili ma hanno una etimologia diversa.
Il regalo rimanda alla parola "regalità", a un qualcosa che devi dare a mo’ di dazio da offrire perché è così, perché “si deve”.
Il dono è un’altra cosa, viene da “dare” nel senso più profondo e pieno e significa offrire qualcosa in maniera incondizionata come segno di amore. Il dono è un omaggio ai sentimenti, e per questo può essere anche simbolico ma avere un effetto importante.
Per citare Jung: Si sopravvive di ciò che si riceve, ma si vive di ciò che si dà…
Ecco allora direi: meno regali e più doni.
In questo modo il dono si va a situare all’interno di una relazione tra lui e chi dona.

2) I limiti che aiutano a crescere
Se abbiamo la tendenza a regalare troppo e di continuo, incorriamo in alcuni possibili effetti collaterali che è bene quantomeno conoscere: dare tutto e subito ai bambini, non negargli mai nulla, porta il bambino a non imparare ad affrontare le frustrazioni che incontrerà prima o poi nella vita, quando "tutto e subito" non potrà ricevere.
Il desiderio nasce nell’attesa e dare troppo rischia di uccidere la capacità di desiderare dei bambini.

3) Cosa regalare?
Dopo avere visto la differenza tra regalo e dono, e dopo avere compreso che dobbiamo mettere dei limiti nella quantità di regali che facciamo, possiamo iniziare a parlare di "che cosa possiamo regalare".
Ovviamente è difficile esporsi perché ogni età potrebbe avere doni più appropriati di altri, ma in linea di massima pollice in su per i doni “intelligenti”, tipo i libri che aiutano a sviluppare emotività e a sviluppare il pensiero narrativo, i prodotti educativi che facilitano lo sviluppo cognitivo.

Ma non dimentichiamo i regali semplici che permettono al bambino di sviluppare fantasia, creatività, identità: strumenti per disegnare, suonare, costruire: sono strumenti che possono essere messi a servizio della fantasia per costruire anche l'identità del bambino.
L'importanza non è su che cosa regalare, ma è magari trascorrere del tempo col bambino, giocando col dono che gli è appena stato dato, utilizzandolo come pretesto per rinforzare la relazione affettiva.

Comunque attenzione a non esagerare con i regali “intelligenti”, perché non devono mettere troppo in secondo piano un altro tipo di doni, i doni “emotivi”.

4) Regali emotivi
Cari genitori, regalate regali “emotivi”!
Molti genitori passano sempre più ore sul lavoro e riducono così il tempo da passare con i figli. Risultato? quando rientrano a casa, sono troppo stanchi o stressati per mostrare il loro lato migliore ai bambini.
Per questa ragione, i migliori regali che si possono fare ai bambini sono quelli emotivi.
Amore, tempo di qualità, attenzione, partecipazione, curiosità…. Questi sono i veri ingredienti necessari a fare crescere bambini felici.

Ecco, magari si può aiutare i più piccoli mentre scrivono la lettera a babbo natale a richiedere doni che non siano strettamente materiali come l'ultima macchinina o il pupazzo alla moda, ma comunque un loro vero desiderio: del tempo da trascorrere con la zia per andare al cinema, o chiedere a babbo natale di passare un pomeriggio con il papà a fare una gita.

Perché anche te, se dovessi sforzarti di ricordare una cosa bella della tua infanzia, difficilmente ricorderesti un regalo materiale che ti ha fatto papà o mamma, ma più probabilmente mi racconteresti una esperienza che ti hanno fatto vivere."

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