Vediamo ora in sintesi il flusso della fattura elettronica , fatto salvo che al di la delle esigenze fiscali , PUNTOCONSULENZA CONSIGLIA COMUNQUE DI DARE O INVIARE AL CLIENTE LA FATTURA , CARTACEA O IN FORMATO PDF, PER RAGIONI DI CURA E ATTENZIONE PER IL CLIENTE DAL PUNTO DI VISTA ANCHE SOLO SQUISITAMENTE COMMERCIALE.
Con l'emissione della fattura elettronica l’Agenzia delle Entrate invierà la fattura:
- all’indirizzo PEC o codice destinatario risultante dalla fattura emessa;
- all’indirizzo PEC o al codice destinatario comunicato dal destinatario, indipendentemente dall’indirizzo PEC o codice destinatario indicato in fattura e anche se all’emittente non è stato comunicato alcunché.
- Pur se non avrà ricevuto comunicazione di indirizzo PEC nè codice destinatario, l’Agenzia delle Entrate comunque metterà a disposizione del destinatario la fattura nella sua area riservata del portale “Fatture e Corrispettivi”,
Il destinatario della fattura può disporre quindi della fattura elettronica in 3 modi:
a) comunicando al fornitore un proprio indirizzo PEC o un “codice destinatario” di 7 caratteri;
b) comunicando all’Agenzia delle Entrate un proprio indirizzo PEC o un “codice destinatario” di 7 caratteri;
c) accedendo alla propria area riservata nel portale “Fatture e Corrispettivi”
La comunicazione della PEC o del codice destinatario, che non è obbligatoria né deve essere richiesta dal fornitore, se errato può causare
- lo scarto della fattura inviata, con necessità di nuovo invio;
- l'invio della fattura elettronica a un soggetto diverso dal reale destinatario,
Al destinatario della fattura elettronica quindi conviene solo registrare all’Agenzia delle Entrate la PEC o codice destinatario; e se possibile non comunicando PEC o codice destinatario al fornitore,
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