Ottenere l’indulgenza plenaria per i fedeli defunti è un grande atto d’amore nei loro confronti. Attraverso essa vengono rimesse tutte le pene temporali, conseguenza dei peccati commessi in vita, che i morti devono scontare in Purgatorio prima di poter accedere al Paradiso e all’incontro definitivo con Dio. E’ evidente che se otteniamo l’indulgenza plenaria per un nostro caro defunto o per un defunto in genere, gli facciamo un grandissimo regalo. Tutti gli istanti trascorsi nel Purgatorio che lo separano ancora da Dio, che pur vede e pregusta, sono una grande sofferenza per lui. Quest’atto di carità, inoltre, fa molto bene anche a chi si impegna per ottenerla. Anzitutto perché rinvigorisce il suo rapporto con Dio e con tutti gli altri membri della Chiesa (peregrinante, purgante e trionfante). In secondo luogo perché fa acquisire i meriti propri delle buone opere che permettono ai vivi, già sulla terra, di abbreviare la durata delle pene temporali conseguenti ai propri peccati che dovranno essere scontate in Purgatorio.
L’indulgenza plenaria per i fedeli defunti si può acquisire, una sola volta al giorno e per un solo defunto, alle seguenti condizioni:
- avere l’intenzione di acquistare l’indulgenza;
- essere in stato di grazia (quindi essersi confessati il giorno stesso o alcuni giorni prima o dopo di quello in cui decido di lucrare l’indulgenza);
- non avere alcun affetto neppure per il più piccolo peccato veniale;
- fare la comunione eucaristica (lo stesso giorno in cui decido di lucrare l’indulgenza);
- pregare almeno un Padre Nostro e un Ave Maria (o altra preghiera) per le intenzioni del Sommo Pontefice (lo stesso giorno in cui decido di lucrare l’indulgenza);
- compiere le opere proprie dell’indulgenza che decido di lucrare e quindi in questo caso:
1) nei singoli giorni, dall’1 all’8 novembre, visitando devotamente il cimitero e pregando, anche soltanto mentalmente, per i defunti (è sufficiente la recita de L’eterno Riposo) (sempre lo stesso giorno in cui decido di lucrare l’indulgenza);
2) nel giorno in cui si celebra la Commemorazione di Tutti i Fedeli Defunti (2 novembre, quindi a partire dalle ore 12 del 1° novembre e per l’intera giornata del 2 novembre) visitando piamente una chiesa o un oratorio e recitando al suo interno un Padre Nostro e un Credo (sempre lo stesso giorno in cui decido di lucrare l’indulgenza).
Quest’anno, a causa del perdurare della pandemia da “Covid 19”, la possibilità di lucrare le indulgenze plenarie per i defunti è stata prorogata dal Papa, come lo scorso anno, per tutto il mese di novembre con apposito decreto della Penitenzieria apostolica del 27 ottobre 2021. Pertanto le indulgenze plenarie per i defunti, per evitare assembramenti laddove fossero proibiti, possono essere acquisite durante tutto il mese di novembre con le seguenti modalità:
a) l’indulgenza plenaria per quanti visitino un cimitero e preghino per i defunti anche soltanto mentalmente, stabilita di norma solo nei singoli giorni dall’1 all’8 novembre, può essere trasferita ad altri giorni dello stesso mese fino al suo termine. Tali giorni, liberamente scelti dai singoli fedeli, potranno anche essere tra loro disgiunti;
b) l’indulgenza plenaria del 2 novembre, stabilita in occasione della Commemorazione di tutti i fedeli defunti per quanti piamente visitino una chiesa o un oratorio e lì recitino il Padre Nostro e il Credo, può essere trasferita non solo alla domenica precedente o seguente o al giorno della Solennità di Tutti i Santi, ma anche ad un altro giorno del mese di novembre, a libera scelta dei singoli fedeli.
c) Gli anziani, i malati e tutti coloro che per gravi motivi non possono uscire di casa, ad esempio a causa di restrizioni imposte dall’autorità competente per il tempo di pandemia, onde evitare che numerosi fedeli si affollino nei luoghi sacri, potranno conseguire l’indulgenza plenaria purché, unendosi spiritualmente a tutti gli altri fedeli, distaccati completamente dal peccato e con l’intenzione di ottemperare appena possibile alle tre consuete condizioni (confessione sacramentale, comunione eucaristica e preghiera secondo le intenzioni del Santo Padre), davanti a un’immagine di Gesù o della Beata Vergine Maria, recitino pie orazioni per i defunti, ad esempio le Lodi e i Vespri dell’Ufficio dei Defunti, il Rosario Mariano, la Coroncina della Divina Misericordia, altre preghiere per i defunti più care ai fedeli, o si intrattengano nella lettura meditata di uno dei brani evangelici proposti dalla liturgia dei defunti, o compiano un’opera di misericordia offrendo a Dio i dolori e i disagi della propria vita.
Come si può ben comprendere la Chiesa favorisce con ogni mezzo la possibilità di accedere ai meriti della vita, passione, morte e risurrezione di Gesù Cristo, a quelli della Madonna e dei Santi, per il bene nostro e delle anime del purgatorio.
testo a cura del dott. Matteo Vinai
voci: Simona e Roberto
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