La vita di un esploratore non è facile, ma pochi hanno avuto un campo d'azione così ostile come quello per cui Vitus Bering sarebbe diventato famoso. Il Grande Nord Siberiano e i mari ghiacciati che lo circondano.
Nel 1689, Pietro il Grande divenne zar dell'impero russo. Era un riformatore che voleva aprire il suo paese all'Occidente così come all'Oriente. Come l'emblema della Russia imperiale - l'aquila a due teste - la sua nuova capitale, San Pietroburgo, guardava sia all'Ovest che all'Est.
Ma mentre Pietro stesso viaggiava attraverso l'Europa, il vasto paesaggio siberiano rimaneva un mistero.
Infatti, il nome "Siberia" significa "la terra che dorme" in tataro, e si diceva all'epoca che solo gli uccelli migratori sapevano dove finiva questa terra.
Sotto la tutela dello zar, e più tardi sotto quella dell'imperatrice Anna, i russi organizzarono due grandi spedizioni nel nord-est del loro impero. Il primo, segreto, era quello di determinare se l'Alaska era parte della Siberia o un continente isolato.
Bering impiegò due anni per raggiungere la costa siberiana, una terra selvaggia popolata principalmente da clan nomadi. In condizioni incredibili, costruì una barca con la quale penetrò nel Circolo Polare Artico e provò che uno stretto separa l'Alaska dalla Siberia.
Ma una fitta nebbia gli impedisce di valutare la larghezza di questo stretto e ha bisogno di molta fortuna per tornare vivo con questa informazione!
Le autorità russe erano estremamente interessate e organizzarono la Grande Spedizione del Nord (1734-1741), il cui vero scopo era quello di colonizzare questo spazio praticamente vergine.
Accompagnato da 2000 uomini e donne, marinai, soldati, contadini, fabbri, falegnami, ecc... Bering e i suoi uomini impiegarono 7 anni per costruire l'abbozzo di un'infrastruttura siberiana.
Quando, nel 1741, raggiunse finalmente di nuovo la costa orientale, costruì due navi dal nulla per partire alla volta dell'Alaska. E dopo aver sfidato mari gelidi e pericolosi, ha finalmente raggiunto la costa dell'Alaska.
Ma questi uomini avevano fatto troppo. Sulla via del ritorno, devastato dallo scorbuto,
Esausti, si rifugiano su una piccola isola.
Bering vi morirà, e i suoi compagni lo lasceranno solo a costo di un ultimo sforzo, dopo un eroico svernamento!
Poche persone hanno fatto così tanto per la loro patria, soprattutto se si considera che Bering era
Danese!
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