Commento al Vangelo della Domenica (Luca 24, 13-35) a cura di Adel Paolo e Rosalba.
«Poiché la carne del Signore è vero cibo e il suo sangue vera bevanda (cfr. Gv 6,55), questo è l'unico bene nel mondo presente: cibarci della sua sua carne e del suo sangue non solo nel mistero dell'altare, ma anche nella lettura delle Scritture».
(Girolamo, Commento all'Ecclesiaste III, 13)
«La Chiesa ha sempre venerato le divine Scritture come ha fatto per il Corpo stesso di Cristo, non mancando mai, soprattutto nella sacra liturgia, di nutrirsi del pane di vita dalla mensa sia della parola di Dio che del Corpo di Cristo, e di porgerlo ai fedeli».
(Dei Verbum, 21)
Un breve commento al Vangelo della Domenica in 200 secondi, preparato da alcuni laici della nostra Comunità e dai nostri presbiteri.
In questo tempo la Domenica non possiamo cibarci del pane eucaristico ma possiamo, anzi dobbiamo, spezzare il pane della parola di Dio, accostandoci a quella mensa che il Risorto continua ad imbandire per noi.
Il fine è sempre quello, mirabilmente indicato da Ignazio d’Antiochia: «rifugiarci nel Vangelo come nella carne di Gesù» (Lettera ai Filadelfiesi).
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