Il comandante della Polizia Locale di Milano Marco Ciacci potrebbe lasciare il suo posto questo autunno. C’è chi parla di un passo indietro forzato, chi di una promozione. Comunque la si voglia vedere, questo autunno dovrebbe portare grandi novità ai piani alti della Polizia Locale di Milano. Dopo 7 anni di servizio, il comandante Marco Ciacci sembra essere in procinto di lasciare il timone di piazza Beccaria, anche se - per il momento - a supportare le voci insistenti non c’è ancora piena concretezza.
Appena emerse le voci, il sindaco Beppe Sala era subito corso a tamponare le falle, spiegando che dopo sette anni un cambiamento è in effetti possibile, ma che la sua fiducia nella persona è piena. Un attestato di stima, ma non una smentita vera e propria.
Palazzo Marino starebbe infatti cercando, insieme allo stesso Ciacci, il modo di farlo rientrare all’interno della struttura comunale in un nuovo ruolo.
Ma per l’opposizione, la vicenda si è trasformata una faretra piena di frecce da scagliare verso i banchi della Giunta. Secondo il consigliere comunale di Forza Italia Alessandro De Chirico, “Ciacci è il primo a pagare per la gestione fallimentare della Polizia Locale della città”.
Stessa lunghezza d’onda su cui viaggiano le frecciate di Samuele Piscina, consigliere e segretario cittadino della Lega. “L'imminente rimozione di Ciacci – attacca – è un chiaro ed evidente segnale del fallimento totale della sinistra sulla sicurezza in città” spiega Piscina, che però non si ferma qui e chiede “una vera e propria rivoluzione a partire dall'Assessore Marco Granelli” del quale pretende le dimissioni.
Ma al di là dei vertici, il tema dei ghisa, e in particolare dei loro organici, continua dunque a tenere banco. Sala ha vinto le elezioni del 2021 promettendo 500 vigili in più al netto delle uscite e dei pensionamenti. Ma le cose non stanno andando benissimo. Granelli ha infatti spiegato lo scorso luglio che il numero di dimissioni è maggiore del previsto e serviranno più assunzioni rispetto a quanto preventivato.
Per quanto riguarda, invece, l’aumento dei vigili nei turni serali e notturni, è ancora in corso il duro braccio di ferro con i sindacati.
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