[ Ссылка ] Il caso ungherese spacca in due il Parlamento europeo. Al centro del dibattito in aula plenaria, a Strasburgo, le modifiche alla costituzione operate dal Premier Viktor Orban, che secondo la Commissione europea limitano il potere della Corte suprema e minano la democrazia. Critici in aula socialisti e liberali, mentre i popolari si sono schierati a sostegno del leader conservatore.
Joseph Daul, leader dei popolari
"Il Premier Orban ha risposto alle domande e alla fine è stato applaudito dal nostro gruppo politico, ecco perché ora voglio che venga scritto nero su bianco quello che non va".
Tra i punti considerati problematici, una tassa ad hoc che farebbe ricadere sui cittadini l'onere di un'eventuale sanzione per violazione del diritto comunitario.
Guy Verhofstadt, leader dei liberali, chiede di attivare la procedura prevista dall'articolo 7.
"In caso di rischio di violazione da parte di un Paese dei diritti fondamentali e dei principi democratici, l'articolo prevede che gli Stati membri aprano un dibattito, diano delle raccomandazioni e eventualmente anche delle sanzioni".
In aula anche la Commissione ha ribadito la propria preoccupazione e confermato che, se Budapest non porrà rimedio, non esiterà a lanciare una procedura d'infrazione.
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