La basilica concattedrale di Sant'Andrea è la più grande chiesa di Mantova. Opera di Leon Battista Alberti nello sviluppo dell'architettura rinascimentale, venne completata molti anni dopo la morte dell'architetto, con modi non sempre conformi ai progetti originali. Nella cripta si conservano due reliquiari con terra intrisa di sangue di Cristo che avrebbe portato il soldato romano Longino.
lavori iniziarono intorno al 1460 e proseguirono fino alla morte di Alberti. La costruzione venne portata avanti a fasi alterne e rimase a lungo interrotta, tanto che per il completamento dell'edificio si dovette aspettare fino al XVIII secolo. Tuttavia le cappelle risultavano compiute nel 1482 e la facciata risultava completata nel 1488. Questioni storiografiche molto dibattute sono, pertanto, sia la ricostruzione del progetto originario di Alberti, sia la fedeltà a tale progetto di quanto realizzato. Alcuni studiosi attribuiscono ad Alberti lo schema generale e la facciata ma non la definizione dei particolari, mentre altri affermano che quanto costruito nel XV secolo, e in particolare fino alla morte del committente nel 1478, corrisponda al progetto albertiano. Il tecnico incaricato di seguire i lavori durante la prima fase costruttiva fu Luca Fancelli, che disponeva un modello ligneo fornito da Alberti utile in fase di realizzazione. Fancelli, che seguiva anche i lavori per la chiesa di San Sebastiano e che aveva conosciuto Alberti a Roma, era probabilmente in grado di seguirne le intenzioni progettuali, anche se non risultano documentati disegni di dettaglio forniti da Alberti.
I lavori furono interrotti intorno al 1494 e ripresero solo nel 1530. La cupola fu aggiunta nel 1732 da Filippo Juvarra, che si ispirò a quella borrominiana della basilica di Sant'Andrea delle Fratte[senza fonte] a Roma.
L'imponente campanile gotico ospita 5 campane ottocentesche (La2, Do#3, Mi3, Fa#3, La3), delle quali la maggiore, del peso di 2555 kg, è stata fusa dalla ditta Cavadini di Verona.
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English
The Basilica-Cathedral of St. Andrew is the largest church in Mantova. By Leon Battista Alberti in the development of Renaissance architecture, it was completed many years after his death, in ways not always conform to the original plans. The crypt houses two shrines with land steeped in the blood of Christ that would bring the Roman soldier Longinus.
Work began around 1460 and continued until the death of Alberti. The construction was carried out intermittently and was long interrupted, so that for the completion of the building had to wait until the eighteenth century. However chapels were made in 1482 and the facade were complete in 1488. historiographical issues are much debated, therefore, is the reconstruction of the original design of Alberti, is loyalty to this project than realized. Some scholars attribute to Alberti the general pattern and the façade but not the definition of the details, while others argue that the built in the fifteenth century, and in particular to the death of a customer in 1478, matches the project Alberti. The technician responsible for monitoring the work during the first phase of construction was Luca Fancelli, which had a wooden model provided by Alberti useful under construction. Fancelli, who also followed the work on the church of San Sebastiano and Alberti had met in Rome, was probably able to follow the design intentions, even if they are not documented detail drawings provided by Alberti.
The work was interrupted around 1494 and resumed only in 1530. The dome was added in 1732 by Filippo Juvarra, who was inspired by the Borromini of the basilica of Sant'Andrea delle Frate [citation needed] in Rome.
The imposing Gothic tower has 5 bells nineteenth century (La2, C # 3, E3 note, F # 3, La3), of which the largest, weighing 2555 kg, was merged by the company Cavadini Verona.
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