Ciao sono Claudio Cerutti e in questo video voglio parlarti di quando purtroppo vengono gonfiati gli utili attraverso la capitalizzazione dei costi.
La norma generale dice in alcuni casi i costi possono essere iscritti nell’attivo perché si ipotizza una durata pluriennale.
(00:45) Tipologie di costi ammessi:
• Costi di impianto e ampliamento: es. costi di costituzione della società;
• Costi di start-up per avvio: es. nuovo ramo d’azienda, nuovo punto vendita, nuovo processo produttivo;
• Costi di aumento capitale o trasformazione;
• Costi di sviluppo: es. costi di progettazione, costruzione e verifica di prototipi, nuovi prodotti, nuovi processi;
• Altri costi: es. la realizzazione di software e la capitalizzazione di spese incrementative su beni di terzi.
(03:00) Quali sono invece i costi che NON sono più ammessi dai bilanci a partire dal 2016?
• Costi di ricerca;
• Costi di pubblicità.
(03:30) Qual è la tipologia di “manovra” di bilancio NON concessa che viene fatta?
Esagerare i costi capitalizzati
Esempi:
•Inserire costi di start-up esagerati in caso di apertura di un nuovo negozio;
•Far finta di aver inventato nuovi prodotti o processi per poter capitalizzare costi del personale o ammortamenti di macchinari.
L’effetto ottenuto in questo modo è quello di nascondere le perdite o di gonfiare gli utili.
Bene anche questo video è concluso, come sempre queste sono manovre da “non ripetere a casa”, le sto illustrando solo per mostrarti cosa può avvenire in bilancio per capire cosa NON fare assolutamente!
Ti ringrazio per la visione e ti invito ad iscriverti al mio canale YouTube. Per qualsiasi dubbi e curiosità, scrivi pure nei commenti!
A presto,
Claudio Cerutti
Ещё видео!