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Il nuovo #CodicedellaStrada, entrato in vigore il 14 dicembre 2024, introduce diverse modifiche volte a migliorare la sicurezza stradale in Italia. Tra le principali novità troviamo:
• Inasprimento delle sanzioni per guida in stato di ebbrezza e sotto l’effetto di stupefacenti
• Nuove regole per monopattini elettrici, che ora richiedono targa, assicurazione e casco obbligatorio
• Maggiori restrizioni per i neopatentati, con limiti estesi a 3 anni per la guida di auto potenti
• Regolamentazione più stringente sull’uso degli autovelox
• Aumento delle sanzioni per l’uso del cellulare alla guida
Una delle criticità più rilevanti del nuovo Codice riguarda i test per rilevare l’uso di cannabis alla guida. Il problema principale è che questi test possono risultare positivi anche molto tempo dopo l’effettivo consumo, creando una potenziale contraddizione:
• I test salivari possono rilevare tracce di THC fino a 24-48 ore dopo l’uso nei consumatori occasionali, e fino a 6 giorni nei consumatori abituali
• Le analisi del sangue possono mostrare la presenza di THC da 3 a 5 giorni dopo l’assunzione
• Nelle urine, il THC può essere rilevato per periodi ancora più lunghi, da 3 a 50 giorni dopo l’uso, a seconda della frequenza di consumo.
Ma il problema più grande è un altro: "Tantissime persone fanno uso di sostanze per curarsi, per loro non si è pensato a nessuna tutela, e di fatto crei un problema (quello di non poter andare al lavoro) a persone che di problemi ne hanno già per conto loro".
L'avvocato Giuseppe #DiPalo ha letto il dispositivo, "Salvini ha in più occasioni ripetuto che queste sanzioni non si applicherebbero alle persone ammalate che fanno uso di sostanze a scopo terapeutico: questo non è vero, perché nella riforma non è prevista alcuna esenzione".
Ascoltate l'intervento a Radio Radio Cafè.
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