16 APRILE 2019
La commemorazione di Carlo Bianchi
Cerimonia con l’Arcivescovo al Campo della Gloria del Cimitero Maggiore di Milano
Questa mattina, al Campo della Gloria del Cimitero Maggiore a Milano, cerimonia di commemorazione di Carlo Bianchi e dei Combattenti per la libertà, con l’intervento dell’Arcivescovo, monsignor Mario Delpini.
Carlo Bianchi – nato a Milano il 22 marzo 1912 – ingegnere, marito e padre, attivo nell’Azione Cattolica e nella Fuci, durante la seconda guerra mondiale si espose in prima persona per aiutare i più deboli, istituendo la “Carità dell’Arcivescovo”. Dopo l’8 settembre 1943 fu uno dei primi cattolici ambrosiani a organizzare una forma di resistenza civile e ideale, diventando un punto di riferimento per il Comitato di liberazione nazionale. Con Teresio Olivelli diede alle stampe i primi “fogli volanti” che poi confluirono nel giornale clandestino Il ribelle, il cui primo numero uscì il 5 marzo 1944. Intanto prestava aiuto agli ebrei e a quanti erano perseguitati dai nazifascisti, producendo documenti falsi per favorirne l’espatrio. A seguito di una delazione, il 27 aprile 1944 lui e Olivelli furono arrestati e rinchiusi nel carcere di San Vittore, da cui furono trasferiti nel campo di prigionia di Fossoli, vicino a Carpi. L’11 luglio i prigionieri furono portati nel vicino poligono di Cisbeno e fucilati. Dopo la riesumazione dei resti alla fine della guerra, le solenni onoranze funebri furono celebrate dal cardinale Schuster il 24 maggio 1945.
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