“Le nozze con i fichi secchi non si fanno, vediamo di evitare che qualcuno, anche in questo caso, la pensi così”. Lo ha detto, il segretario generale della Uil, Carmelo Barbagallo, in un’intervista al Tg2000, il telegiornale di Tv2000, commentando la nuova ipotesi del governo sulla flessibilità in uscita dal mondo del lavoro evitando però esborsi per lo Stato.
La flessibilità in uscita, ha aggiunto Barbagallo, è “importantissima per modificare la legge Fornero che ha creato ingiustizie: non si può andare in pensione tutti alla stessa età. Bisogna fare in modo che la flessibilità in uscita possa permettere anche la stabilità in entrata dei giovani visto che oggi le imprese soffrono del fatto che molti lavoratori non possono andare in pensione perché le norme della Fornero sono rigide. C’era stato promesso dal ministro Poletti che avremmo discusso di questo ma le promesse non sono state seguite dai fatti”.
Quello che non convince il segretario generale della Uil è il fatto di “far pagare, ancora una volta, ai lavoratori il dover andare in pensione prima. E’ già sufficiente il costo della decurtazione per gli anni in cui si va prima in pensione. Penalizzazioni ulteriori rischiano di non avere l’effetto di far andare in pensione gli anziani e di creare più problemi per i giovani”.
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