[ Ссылка ] La crisi della zona euro è la più grande minaccia per l'economia mondiale in questo momento storico.
L'affermazione non proviene da ambienti no-global. È quanto ritiene invece l'Ocse che ha presentato a Parigi il suo rapporto semestrale sull'economia mondiale.
Il quadro è davvero tetro a sentire gli esperti dell'organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico.
La contrazione del Pil dell'area di quest'anno è stata rivista a -0,4% dallo -0,1% indicato in maggio, così, come la crescita dello 0,9% attesa per il prossimo anno si è trasformata nel frattempo in -0,1%.
Ma come si è arrivati a questo? Secondo Angel Gurrìa, segretario generale dell'Ocse, l'Europa non avrebbe dovuto salvare nessuno. Non solo non era previsto. Era vietato. È stata creata una valuta comunesenza un sistema bancario comune e senza un'unione fiscale comunitaria. Adesso stiamo riempiendo quei vuoti normativi e per questo credo che l'Europa si avvii ad uscire dalla crisi più forte a patto che si compiano ovviamente scelte coraggiose".
La disoccupazione continuerà comunque a rimanere elevata e potrebbe arrivare al 12% nel 2014 eppure, nonostante tutto, ci sono margini per l'ottimismo a patto che l'Europa compia quelle riforme strutturali che sono necessarie.
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