Pietro Giglio, giornalista, documentarista, antropologo e guida alpina parla dell'impegno che ha richiesto la montagna agli uomini per adattarsi a vivere sulle Terre Alte. Fa riferimento agli audaci tentativi di sfruttamento delle miniere di ferro e di argento, spesso situate ad altitudini elevate e su terreni impervi come quella d'argento posta a 3.350 metri di quota al di sotto del Ghiacciaio del Miage nella Val Veny, in Valle d'Aosta, sullo sperone che sale alla Tête Carrée e considerata come la più alta miniera delle Alpi. Nell'Espace Mont- Blanc un'altra fonte di risorse per gli abitanti delle Alpi è l'allevamento. Orgères, a La Thuile, è uno dei primi allevamenti di cui si hanno traccia probabilmente risalente al primo secolo dopo Cristo. Nel suo intervento ricorda anche gli alpeggi quali testimonianza della fatica dei montanari per ottenere risorse. Ne costituisce un esempio l'alpeggio Tza de Tzan a 2.600 metri, nell'alta Valpelline, dove ancora nel 1948 i pastori portavano le vacche dopo aver attraversato per un'ora l'omonimo ghiacciaio, oggi scomparso nella lingua terminale. Il protagonista di quella storia è ancora vivente ed è la guida Felice Aguettaz che faceva la sua inarpa con venti mucche tra le più leggere della mandria per poter attraversare più facilmente il ghiacciaio.
Video realizzato nel progetto «Parcours d'interprétation du patrimoine naturel et culturel», compreso nel PITER PARCOURS e finanziato dal programma di Cooperazione transfrontaliera Italia - Francia Alcotra 2014/20. Il video è stato proiettato a Courmayeur (Ao) in occasione dell'incontro con la popolazione denominato Café Citoyen, luglio 2021.
Ещё видео!