Escursione nella lussureggiante valle del torrente Biedano, tra Barbarano Romano e Blera.
Scesi nella valle, stretta tra pareti tufacee imponenti e a picco, ci si trova circondati da una vegetazione lussureggiante e dall'aspetto quasi tropicale e preistorico, alla cui suggestione concorrono le abbondantissime felci di varie specie e il canto dei numerosi uccelli in questa primavera del 2020.
Dopo il primo tratto nelle cui acque sono presenti purtroppo segni dell'uomo il torrente si pulisce e l'ambiente diventa ancora più selvaggio.
In acqua pullula la vita che funge da cibo anche agli aironi cinerini. Se si ha l'accortezza di non fare rumore si riescono a vedere a caccia. Abbondantissimi i segni delle marcature di territorio delle volpi e le tracce dei cinghiali, anche nelle pozze fangose usate dagli stessi.
Il tentativo di salita a Caio Barbarano è impedito per scelta prudenziale da una recentissima frana, i cui blocchi di tufo, con la vegetazione ancora verde sopra, ci fanno capire essere avvenuta solo poche ore prima.
E' un susseguirsi di testimonianze del passato: i resti di antiche mole, tunnel stretti scavati nel tufo, caverne da piccole a grandi e profonde, il ponte romano con cui la antica via Clodia scavalcava il Biedano in prossimità di Blera.
Escursione un po' impegnativa ma solo per alcuni passaggi da dover affrontare con un minimo di perizia ed agilità.
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