Tredici ordinanze di custodia cautelare in carcere emesse al termine dell'operazione "satelliti" della Polizia di Rimini. Nei guai tre cittadini italiani e dieci albanesi, responsabili a vario titolo dei reati di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti in concorso; ma alcuni di loro anche di reati contro il patrimonio.
L'operazione è partita in seguito all'arresto di Marco Zinnanti. Attorno alla famiglia del killer di Covignano gravitavano appunto tre italiani, una di questa la madre di un riminese già agli arresti domiciliari. I tre, in stretto contatto con i familiari di Zinnanti, spacciavano cocaina e marijuana. I fornitori facevano parte di un'organizzazione di matrice albanese, il cui vertice era un 39enne domiciliato in un residence di Rimini. L'uomo, assieme ai tre nipoti, si è reso responsabile anche di una serie di furti in appartamenti e ville del riminese.
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