PADOVA TG (martedì 1 dicembre 2015) - Ha avuto strascichi piuttosto pesanti la manifestazione di protesta messa in atto dai profughi ospiti dell’hotel Terme di Battaglia l’11 novembre scorso. Per 34 migranti è stato ipotizzato il reato di sequestro di persona in concorso. Quel giorno infatti gli stranieri, si sarebbero “barricati” nell’ufficio della vicepresidente di Ecofficina, bloccandola dentro la stanza per ben sette ore e questo sarebbe avvenuto nonostante la presenza di carabinieri e funzionari della prefettura. In seguito a quell’atto di protesta, che però non ha avuto alcun esito violento, la Prefettura ha tolto i benefici dell’accoglienza per 11 di quei profughi. Per 3, invece, il gip del Tribunale di Padova, Mariella Fino, ha imposto anche vere e proprie misure cautelari: l’obbligo di firma tre volte a settimana in caserma a Monselice e il divieto di ingresso nel territorio comunale di Battaglia Terme. Gli altri sono stati denunciati.
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