Un fitto coordinamento investigativo tra le Procure di Catanzaro, Bologna e Brescia ha condotto, dopo anni, alla maxi operazione dei Carabinieri che vede al centro dell’inchiesta il clan dei Grande Aracri di Cutro, che con i suoi tentacoli è arrivato fino in Emilia. Cruciale la figura di Nicolino Grande Aracri che, ha sottolineato il procuratore di Catanzaro Vincenzo Antonio Lombardo, è stato monitorato per anni. Oltre 160 le persone coinvolte a vario titolo in tutta Italia, responsabili, tra l’altro, di associazione di tipo mafioso, estorsione, usura, reimpiego di capitali di illecita provenienza. Un risultato ottenuto grazie a un imponente schieramento di carabinieri che hanno individuato in particolare il ruolo di coordinamento di Grande Aracri tra Calabria ed Emilia Romagna.
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