Maria Valtorta – Quaderni - 16 agosto 1943: Verrò, con la mia Carne glorificata, a radunare le creature per l’ultima battaglia contro il Nemico
Dice Gesù:
«Sono il “Primogenito di fra i morti” secondo l’ordine umano e divino.
Primogenito secondo l’ordine umano perché figlio, per parte di madre, di Adamo, sono il primo generato, della stirpe di Adamo, che sono nato come avrebbero dovuto nascere tutti i figli dei creati dal Padre mio.
Non sbarrare gli occhi. Maria è nata per volere di Dio senza macchia e questa preservazione è stata voluta giustamente per preparare la mia venuta. Ma senza uno speciale volere, Maria, nata da uomo e donna insieme congiunti secondo la legge della natura, non sarebbe stata diversa da tutte le altre creature venute dalla radice contaminata di Adamo. Sarebbe stata una grande “giusta”, come molti e molte altre dell’antico tempo, ma nulla di più. La Grazia, Vita dell’anima, sarebbe stata uccisa in Lei dal peccato d’origine.
Sono Io che ho vinto la morte e la Morte. Io che ho richiamato in Vita i morti del Limbo. Dormivano. Come Lazzaro, la cui risurrezione adombra questa più vera. Io li ho chiamati. E sono risorti. Io, nato da donna figlia di Adamo, ma senza macchia d’origine, ossia come avrebbero dovuto essere tutti i figli di Adamo, sono perciò il Primogenito, secondo l’ordine naturale, di Adamo, nato vivo in mezzo ai generati morti di Adamo.
Sono il “Primogenito” secondo l’ordine divino perché sono il Figlio del Padre, il Generato, non il creato da Lui.
Generare vuol dire produrre una vita. Creare vuol dire formare. Io posso creare un nuovo fiore. L’artista può creare una nuova opera. Ma solo un padre e una madre possono generare una vita.
Sono dunque il “Primogenito” perché, nato da Dio, sono alla testa di tutti i nati (secondo la grazia) da Dio.
Quando con la mia Morte ho squassato le porte dell’al di là e ne ho tratto i dormenti alla prima risurrezione, ho anche aperto le chiuse dei laghi mistici nel cui lavaggio si deterge il segno che uccide, muore la Morte dello spirito, la vera Morte, e nasce la Vita dello spirito, la vera Vita.
Sono infine il “Primogenito” di fra i morti perché la mia Carne entrò prima nel Cielo, dove entreranno alla Risurrezione ultima le carni dei santi i cui spiriti attendono nella Luce la glorificazione del loro io completo, come è giusto che sia perché santificarono se stessi vincendo la carne e martirizzandola per portarla a vittoria, come è giusto che sia perché i discepoli sono simili al Maestro, per amoroso volere del Maestro, e Io, Maestro vostro, sono entrato nella Gloria con la mia Carne che fu martirizzata per la gloria di Dio.
Più avanti ti parlerò delle due risurrezioni, viste sempre da voi con riferimenti umani, mentre vanno viste con vista spirituale.
Questa mia Primogenitura divina e umana mi dà, di conseguenza, diritti sovrani, poiché è sempre il primogenito di un re colui che eredita la corona. E quale re più Re del Padre mio?
Re eterno il cui regno non ha principio né fine e contro il quale nessun nemico ha potere. Re unico senza rivali che mi eleva nel generarmi alla sua stessa sovranità perché Io sono Uno col Padre, consustanziale a Lui, inscindibile da Lui, parte viva, attiva, perfetta di Lui. Re santo, santo, santo di una Perfezione tale che è non immaginabile a mente umana. Sfolgora nel Cielo, sulla Terra e sugli abissi, dilaga sui monti, investe di Sé quanto è, la santità gloriosa del Padre mio, santità che Noi adoriamo perché è quella da cui siamo generati e da cui procediamo.
Gloria, gloria, gloria al Padre, Maria, gloria sempre perché da Lui viene ogni bene ed il primo Bene sono Io, tuo Salvatore.
Il mio regno non è di questa Terra, secondo quanto vuol dire regnare sulla Terra. Ma è Regno della Terra. Poiché Io sulla Terra avrò regno. Regno palese e vero, non solo spirituale quale è ora e di pochi. L’ora verrà in cui sarò Re solo e vero di questa Terra che ho comperata col mio Sangue, della quale sono stato creato Re dal Padre con ogni potere su di essa. Quando verrò? Che è l’ora rispetto all’eternità? E che ti importerà dell’ora quando sarai nell’eternità?
Verrò. Non avrò nuova carne poiché ne ho già una perfetta. Evangelizzerò, non come evangelizzai, ma con forza nuova, perché allora i buoni saranno non umanamente buoni come lo erano i discepoli della mia prima venuta, ma saranno spiritualmente buoni, e i malvagi saranno spiritualmente malvagi, satanicamente malvagi, perfettamente malvagi. Perciò la forma sarà consona alle circostanze, perché, se usassi la forma di 20 secoli or sono, sarebbe superata per i perfetti nel bene e sarebbe offrire modo ai satanici di recare un’offesa che non è permessa recare al Verbo glorificato. Come una rete di maglia fina, trascinerò dietro alla mia Luce i giunti alla sottigliezza spirituale, ma i pesanti, per la congiunzione della carne con Satana, i Morti dello spirito, che la putredine dell’anima tiene confitti nel fango, non entreranno nella mia Luce....
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