Comprende una grotta scavata nella roccia calcarea, nella quale secondo la tradizione, attorno all'anno 1000 dimorò il monaco benedettino san Domenico.
Alla chiesa si accede attraverso un portico con quattro grossi dipinti del 1938 opera del pittore villalaghese Alfredo Gentile, raffiguranti scene tratte dalla vita del santo e focalizzate sulla narrazione di alcuni miracoli. Nel 2012 sono stati restaurati e resi finalmente di nuovo leggibili.
L'accesso alla chiesa avviene attraverso un portale a grottesche, databile agli inizi del sec. XVII, restaurato nel 2012.
Interno della chiesa.
La chiesa è a navata unica. Si nota il grande altare in stile neogotico (fine sec. XIX-inizi sec. XX), nella nicchia una statua lignea di san Domenico abate orante (fine sec. XVIII-inizi sec XIX) e alla base il bel paliotto in stucco marmoreo del 1761, quest'ultimo realizzato da Giuseppe Mancini su commissione di Francesco Iafolla eremita di Villalago.
Sul lato destro della navata, all'interno di una nicchia ricavata nel muro portante, è visibile una Madonna con Bambino (inizi sec. XIX), dipinto assai mal ridotto, sul quale si possono leggere le scritte a matita e graffite lasciate dai visitatori e dai fedeli almeno nel corso del XIX secolo.
Nella chiesa si trovano altre opere del pittore Alfredo Gentile: San Domenico Abate che salva un'ossessa (1969), olio su tela, sul lato destro; Sant'Antonio da Padova con Bambino (1969), olio su tela, sul lato sinistro; Madonna con Bambino (senza data, prob. 1969), affresco, sulla volta; S. Francesco che parla al lupo (1969), affresco, sulla volta.
Di fronte all'eremo si trova il lago di San Domenico (particolare la vista dalla bifora del loggiato antistante alla chiesa).
Nella chiesa parrocchiale di S. Maria di Loreto a Villalago è conservato ciò che rimane di uno tronchi d'albero che secondo la tradizione costituivano il giaciglio su cui san Domenico abate dormiva nella grotta.
È meta, ogni 21 agosto, di un pellegrinaggio rigorosamente a piedi dei fedeli di Fornelli, in provincia di Isernia. La tradizione vuole, infatti, che l'insediamento abitativo di Fornelli sia stato costituito da popolazioni originarie della diocesi di Sulmona-Valva che vi abbiano portato il culto di san Domenico, divenuto, assieme a san Pietro da Verona, co-patrono della parrocchia. I pellegrini, oltre cento e a volte anche 300, partono alle ore 22.00 di ogni 19 agosto dalla cappella della Madonna delle Grazie in Fornelli e ricevono poi il saluto del parroco nella chiesa di San Pietro Martire. Il cammino sino a Villalago, di oltre 80 km tra tratturi, sentieri e, oggi, anche strade asfaltate, tocca i comuni molisani e abruzzesi di Cerro al Volturno, Pizzone, Alfedena, Barrea, Villetta Barrea, Scanno e Villalago.
Fonte: WIKIPEDIA
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