Avevano creato una vera e propria piazza di spaccio, nelle vicinanze delle palazzine popolari, di via Torquato Tasso. A finire nella "rete" dei Carabinieri della Compagnia di Licata, un’intera famiglia, e alcuni degli indagati, coinvolti nell'inchiesta sulle torture ai disabili. Raggiunti da un'ordinanza di custodia cautelare, agli arresti domiciliari, firmata dal Gip del Tribunale di Agrigento, dietro richiesta della Procura, sono Antonio Casaccio, 27 anni, nato a Napoli, ma da tempo residente a Licata, attualmente detenuto per l'altra vicenda, e Jason Lauria, 25 anni, licatese, colui che avrebbe girato i video con il cellulare, poi diffusi sui social.
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