Non c’è nulla di scontato, tutto può succedere quando ci sono montagne così alte da far venire il capogiro.
Oggi dopo tanto tempo sono riuscito (dandogli la precedenza su gli altri lavori da finire), a postare uno dei video più belli che abbiamo girato in Valchiavenna. Le riprese ci hanno fatto faticare, non è stato facile riprendere le maestose cascate dell’Acquafraggia. Direi una vera impresa prima e un miracolo per restituire in post produzione il 100% le sensazioni che abbiamo provato.
Questa forza della natura ci ha messo a disagio per cercare le giuste angolazioni; la luce colpita dalla forza dell’acqua, si mescolava e si divideva creando degli effetti ottici all’interno del pulviscolo nebulizzato, mettendo in difficoltà la messa a fuoco della cinepresa.
Il torrente Acquafraggia che alimenta le cascate, nasce dal Pizzo di Lago, in un punto di spartiacque alpino dove molti fiumi si mescolano per poi trovare sbocco in mari diversi.
Le cascate si trovano a Borgonuovo nel territorio di Piuro, un piccolo paese devastato nel 1618 dal crollo di una montagna che ha sommerso oltre le abitazioni anche una buona parte dei suoi abitanti, circa 1200. I cittadini anticamente si interessavano di agricoltura, allevamento di bestiame e produzione di uva da vino. Si trovano ancora in giro per il paese vecchi tini e torchi oltre a grosse ruote di pietra per pigiare la raccolta.
Quest’anno l’acqua che alimenta le cascate non era il massimo, l’inverno da diversi anni è cambiato come d’altronde le stagioni, non si capisce più nulla, se piove fa danni, se non piove fa peggio. Le varie cascatelle anche se non molto ricche d’acqua avevano quel fascino tipico di qualcosa che succede in Natura che ti pietrifica facendoti stare bene.
Si racconta che anche Leonardo da Vinci passando per la Valchiavenna rimase cosi entusiasta che citò le cascate dell’Acquafraggia nel suo "Codice Atlantico".
Renè
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