-luce: Luce Mentre da noi ed in tutte le zone temperate del globo le orchidee sono terrestri nei tropici la maggior parte delle orchidee è epifita, cioè vive sugli alberi, questo perché nella parte bassa delle folte foreste tropicali c’è poca luce, per questo le orchidee, nei millenni, si sono “arrampicate” sugli alberi, per cercare la luce, infatti la maggior parte vive molto in alto sugli alberi, dove c’è più luce, quelle che vivono nella parte bassa degli alberi non sono molte, tra queste le Phalaenopsis. In natura le Phalaenopsis vivono soprattutto lungo i grandi fiumi, sui rami bassi di alberi dalla chioma piuttosto folta, quindi in ambiente ombroso. Una delle ragioni del grande successo delle Phalaenopsis oltre alla bellezza ed eleganza dei fiori e alla lunga durata della fioritura è che non necessitano di molta luce, per fare un confronto tra le orchidee più diffuse: Phalaenopsis 10-12.000 lux contro i 30.000 lux delle Cattleya e i 35-40.000 lux di Cymbidium e Vanda. Certo il buio non va bene, ma sono tra le orchidee meno esigenti in luce. In casa è bene che d’inverno abbiano tutta la luce possibile, anche il sole diretto, ma da metà gennaio niente sole e in estate ombra: ai tropici le ore di luce variano pochissimo tra l’estate e l’inverno, ma da noi d’inverno il sole è debole e il giorno corto, mentre d’estate il sole è molto luminoso e le ore di luce sono molte. Un buon indicatore di una corretta esposizione alla luce è il colore delle foglie, che nelle Phalaenopsis dovrebbe essere di un verde chiaro e brillante. Foglie color verde scuro e allungate sono sintomo di luce insufficiente, cosa che può pregiudicare la fioritura. Foglie giallastre e opache, al contrario, indicano un’eccessiva illuminazione.
-UMIDITA' : Umidità l’umidità relativa indica la percentuale di vapore acqueo contenuto nell’aria e l’aria calda può contenere molta più acqua dell’aria fredda, così se in una giornata di sole e la temperatura di 27° l’aria contiene il 35% di vapore acqueo significa che l’umidità relativa è del 35% e di notte a 10° con la stessa quantità di vapore acqueo l’aria è satura e l’umidità relativa del 100%. Nei giorni molto caldi è facile vedere le piante che tendono ad appassire perché l’aria calda assorbe umidità dalle piante più rapidamente di quanta ne riescano a rimpiazzare le radici e vedrete che alla sera con l’aria più fresca e l’umidità relativa più alta le stesse piante torneranno a rassodarsi.
L’umidità relativa ideale per la maggior parte è intorno al 60%, ma per alcune anche 80-90%, per ottenere un microclima adatto in casa, soprattutto quando si accendono i termosifoni, basta riunire tutte le piante di casa vicine tra loro in modo che possano sfruttare vicendevolmente gli effetti della traspirazione fogliare.
Usate poi degli ampi sottovasi riempiti di ghiaietto o argilla espansa tenuta costantemente bagnata, perché l’evaporazione aumenta l’umidità.
Molti appassionati usano umidificatori, soprattutto quelli ad ultrasuoni, si possono usare anche le vaschette da appendere ai termosifoni e altri metodi, perché l’umidità è importante per le piante ma anche per la nostra salute.
Nei mesi invernali solitamente il problema è causato da un basso tasso di umidità dovuto al riscaldamento, ma con periodi prolungati di giorni piovosi o nebbiosi si può avere il problema opposto, cioè troppa umidità, soprattutto per le piante da fresco, infatti più è bassa la temperatura e più è importante non avere un’umidità troppo elevata, si può rimediare alzando un pochino la temperatura.
ventilazione: Ventilazione. Una leggera ventilazione è un altro accorgimento che farà felici le vostre piante. D’estate il problema non si pone, ma in inverno quando si tengono le finestre chiuse si può posizionare vicino alle piante un ventilatore, se avete poche piante va bene un ventilatorino da computer, costa poco, consuma pochissimo e non si ferma mai. È una piccola spesa che però vi eviterà un sacco di problemi, le piante cresceranno meglio e avrete molte meno patologie dovute a funghi e batteri. Non dovete creare vento, il ventilatore deve solo muovere l’aria evitando zone di aria stagnante.
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