Più che una domanda di ripescaggio, un'autentica affermazione di giustizia, la richiesta operata dal Santarcangelo alla Lega Pro per essere riammessi alla terza serie nazionale: nel convulso finale di stagione il club del presidente Mestrovic aveva scontato sulla propria pelle un torto palese, quello di dover partecipare ad uno spareggio play-out contro un Vicenza in fallimento pilotato per un errore classificabile come veniale nel pagamento in ritardo della quota Irpef per gli stipendi di gennaio e febbraio. La classica pagliuzza nell'occhio di chi vedeva distintamente la trave presente nello sguardo delle istituzioni calcistiche, non a caso subito schieratesi a favore dei gialloblu nelle scorse settimane: alta si è alzata la voce del presidente Gabriele Gravina che ha assistito impotente al fallimento definitivo del Vicenza (niente paura però, i biancorossi rinasceranno in serie C prendendo il posto del Bassano) e subito hanno preso quota le possibilità di rivedere il Santarcangelo dove merita di stare: una serie C che, al netto di un prematuro ingresso delle seconde squadre B delle Juve e Milan di turno, non potrà fare a meno di una società che l'ha sempre onorata in queste sette stagioni vissute a testa alta tra i professionisti.
Ещё видео!