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Campi è un piccolo borgo medievale, castello di pendio lungo un`antica strada che collegava Norcia con Visso di fronte alla catena del Parco Nazionale dei Monti Sibillini e immerso nell'ampio panorama della valle Castoriana. Secondo i dati del censimento Istat 2001, è popolato da 172 abitanti.
Quello indicato comunemente come Campi "Alto" o "Vecchio" in realtà rappresenta il centro abitato costruito successivamente al primo nucleo, quello più antico è sorto sul fondovalle, esistente già al tempo dei romani. Campi è stato uno dei castelli nursini più importanti, sia per la collocazione geografica, a controllo della viabilità che attraversa la valle campiana, sia perchè situato presso i confini della potente abbazia di Sant'Eutizio e del Comune di Visso. Dal loggiato della chiesa di Sant'Andrea si domina tutta la valle, sono ben visibili Todiano ed Abeto e si gode di uno splendido panorama. A Campi "Alto" si possono visitare due interessanti chiese, quella di Sant'Andrea e di Santa Maria di Piazza.
La Chiesa di Sant`Andrea si trova all`interno del castello medievale, a ridosso della porta trecentesca con la quale forma un unico complesso, sec. XIV, già dipendenza dell’Abbazia di Sant`Eutizio, colpisce il visitatore per la presenza di uno scenografico portico pensile, aggiunto nel sec. XVI, che offre una splendida vista sulla Valle del Campiano.
Nella facciata della Chiesa di Sant`Andrea si distingue l`elegante portale gotico e, in alto, poco visibili, sopra il tetto del portico, tracce degli affreschi che facevano parte della più antica decorazione della chiesa. A sinistra, si può osservare un consistente blocco di pietra, si tratta di un`epigrafe funeraria d’epoca romana proveniente dal mausoleo della gens Entedia, riutilizzata in epoca posteriore.
Nei secoli successivi alla costruzione l`interno si arricchì di notevoli opere d`arte: fonte battesimale del sec. XVI; un pulpito intagliato e intarsiato dei Seneca, maestri lignari di Piedivalle; dignitoso altar maggiore anch`esso del Cinquecento; tabernacolo settecentesco e, in generale, una ricca suppellettile liturgica in metalli pregiati e in legno.
La chiesa di Santa Maria di Piazza, vicino alla chiesa di Sant'Andrea, è apparentemente poco riconoscibile rispetto alle abitazioni della via, ma il portale a sesto acuto con al centro un Agnus Dei ed il piccolo campanile a vela ne permettono l'individuazione. La chiesa, inizialmente intitolata a Santa Maria della Misericordia, aveva un ospedale annesso ed è stata fondata nel 1351. L'nterno è diviso in tre navate, quella centrale ospita bellissimi affreschi della bottega degli Sparapane collocati intorno alla metà del XV secolo
La chiesa di San Salvatore, nella valle al cimitero di campi, inizialmente dipendente dalla vicina abbazia di Sant'Eutizio viene ceduta a Campi alla fine del 1400. La chiesa è composta di un edificio più antico, corrispondente grossomodo all'attuale navata sinistra, ed uno successivo, frutto dell'ampliamento del XV secolo (il portale di destra reca la data 1491, le cui ante lignee si trovano esposte all'interno della chiesa).
Tale differenza di epoche è riscontrabile anche osservando il pavimento delle due navate, quello della parte destra, infatti, è lastricato a "schiazze" (1528). Entrambi i corpi di fabbrica sono raccordati da un'unica copertura a capanna con facciata simmetrica. Quest'ultima presenta due rosoni e due portali a sesto acuto ed uno stretto portico sorretto da una tozza colonna centrale e due ante laterali.
L'interno della chiesa ospita, nella navata sinistra, una bellissima loggia, utilizzata per raggiungere un crocifisso ritenuto miracoloso.
Il prospetto della loggia è decorata da una ricca iconostasi, dipinta a partire dalla metà del XV secolo da Giovanni ed Antonio Sparapane, cui poi si sono aggiunti Nicola da Siena e Domenico da Leonessa.
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