Si è costituito uno dei presunti componenti dell'organizzazione criminale, specializzata nel traffico di sostanze stupefacenti dal Nord Europa in Toscana, scoperta nel corso di un'indagine coordinata dalla procura fiorentina che martedì 25 marzo ha portato all'emissione di 30 misure cautelari. L'uomo, 25 anni, albanese, domiciliato nel capoluogo toscano, era sfuggito alla cattura. Dopo alcune ore si è consegnato ai carabinieri del nucleo investigativo di Firenze, accompagnato dal suo avvocato.
Martedì, fin dalle prime ore dell'alba, i Carabinieri di Firenze hanno dato esecuzione ad ordinanze di custodia cautelare, richieste dalla locale Procura della Repubblica, nei confronti di una trentina di persone, prevalentemente di nazionalità albanese, ritenute responsabili di ''associazione per delinquere finalizzata al traffico internazionale di sostanze stupefacenti, detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti'', nelle province di Firenze, Arezzo, La Spezia, Genova, Terni e Bergamo.
Nel corso delle indagini, coordinate dal pm Andrea Cusani e sviluppatesi dalla fine del 2009 all'inizio del 2013, nel territorio nazionale ed in quello estero, sono stati sequestrati complessivamente oltre 11 kg di cocaina, 15 kg di marjuana e la somma di 30mila euro in contanti.
La droga veniva importata dalla Norvegia, dall'Olanda, dalla Germania, dalla Francia, dal Belgio e dalla Svizzera.
In particolare, l'attività investigativa ha consentito di identificare due distinte organizzazioni operanti rispettivamente a Firenze e nella zona del Valdarno aretino.
Arrestati anche i due fratelli a capo dei gruppi: albanesi di 33 e 37 anni, risiedevano rispettivamente ad Arezzo e a San Giovanni Valdarno. Sempre nell'Aretino viveva un imprenditore edile di origini calabresi ritenuto personaggio di spicco nel gruppo di Arezzo.
Durante le indagini e' stato possibile documentare numerosi episodi di spaccio prevalentemente nelle province di Firenze ed Arezzo. In particolare, ogni gruppo criminale era in grado di spacciare dai 10 ai 15 chilogrammi di cocaina al mese.
Secondo quanto spiegato dai militari, è stato raggiunto da misura di custodia cautelare in carcere, con l'accusa di corruzione, anche un maresciallo dei carabinieri, in servizio all'ispettorato del lavoro di Arezzo: l'uomo, estraneo alle vicende relative al traffico di droga, avrebbe cercato di ottenere favori per alcune delle persone risultate indagate nell'inchiesta, ricevendone in cambio un'auto.
Servizio di Beatrice Bertozzi. Immagini di repertorio.
TSD Notizie del 26 marzo 2014.
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