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Dagli anni ‘60 in poi, l’Italia è stata esposta a diverse sfide importanti come la svalutazione della lira, il rischio del terrorismo, l’anonima sequestri e la minaccia potenziale del nascente euro-comunismo. Sotto queste premesse entrava molto capitale in Svizzera. In questo video vedrai perché la Svizzera e la meta preferita, il porto sicuro per le fortune liquide di tutto il mondo.
Buongiorno, ti parla Enzo Caputo, avvocato svizzero da Paradeplatz, Zurigo.
La lira è stata continuamente svalutata per smorzare l'enorme debito pubblico e per proteggere l'industria di esportazione, soprattutto le grandi aziende come Fiat, Olivetti e Pirelli.
E questa svalutazione è andata veramente veloce: nel 1960 un franco svizzero costava 140 lire, 20 anni più tardi erano già 600 lire. Nel 1995 un franco svizzero costava 1400 lire. Inoltre, la conversione delle lire in valuta estera era impossibile con le alte tasse in Italia fino a metà degli anni 1970. Un euro costava un Franco e 72 centesimi quando fu introdotto l’Euro, ora invece abbiamo quasi la parità.
Risparmiare in franchi svizzeri, anche se gli interessi erano pochi, era molto attrattivo e sicuro. I contrabbandieri di valuta i cosi detti spalloni sviluppavano sempre idee nuove e ingegnose per trafugare la valuta. Chi ha avuto la fortuna di essere stato accompagnato da un gestore capace ha fatto una fortuna iniziando con relativamente pochi soldi.
Paradossalmente anche le banche italiane fornivano ai propri clienti i contatti con le banche svizzere. Le banche svizzere onoravano con “finders fees” le introduzioni dei clienti italiani da parte dei direttori delle banche italiane che mandavano clienti in Svizzera.
Negli anni Settanta, il terrorismo delle Brigate Rosse a messo a dura prova la sicurezza interna in Italia. Sequestri di persona e rapine in banca erano all’ordine del giorno. Molte famiglie benestanti hanno spostato i loro beni in Svizzera. Non erano solo motivi fiscali come tanti dicono oggi quando parlano della Voluntary Disclosure. In caso di sequestro di persona lo stato italiano bloccava i beni delle famiglie della persona sequestrata. Avendo i soldi in Svizzera, la famiglia si riservava il diritto di pagare il riscatto ai sequestratori di persone e salvavano il famigliare malcapitato.
Le banche ticinesi hanno avuto un ruolo ambiguo e fungevano da agente per il pagamento del riscatto. La polizia italiana era interessata a scoprire i flussi finanziari, mentre le banche svizzere hanno protetto la privacy finanziaria della famiglia.
A causa del crescente Euro-comunismo le famiglie ricche in Italia non avevano fiducia. Questo spiega anche che per alcune famiglie italiane la piazza finanziaria svizzera è stata così importante che hanno creato una propria banca in Ticino, come ad esempio in famiglia Pesenti con la Finter Bank.
Se anche tu vuoi avere i tuoi risparmi al sicuro in Svizzera e vuoi farli gestire da un gestore capace di dimostrare un “track-record” e che sa il fatto suo, telefonami subito allo 0041 79 790 44 44 a fai un appuntamento con me oggi stesso. Sceglieremo insieme la banca e il gestore esterno che fanno per te. Se vuoi, ti posso far conoscere direttamente un proprietario di una banca privata svizzera che gestisce lui stesso i tuoi soldi per te. Non e un caso che le banche svizzere gestiscono un terzo dei capitali liquidi mondiali. La storia ha dimostrato che fidarsi dello stato e bene, ma non fidarsi e meglio.
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Please watch: "(7) How strong is Swiss banking secrecy in 2023? Here is the truth? "
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