Roma, (askanews) - Anche quest'anno Palermo ha ricordato il presidente della Regione Siciliana Piersanti Mattarella, ucciso dalla mafia il 6 gennaio del 1980.
Davanti alla lapide in via Libertà una folla di cittadini e le autorità, tra cui il presidente del Senato Pietro Grasso, il presidente della Regione Rosario Crocetta, il presidente dell'Assemblea regionale siciliana (Ars) Giovanni Ardizzone e il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando:
"Il ricordo di un grande politico, di uno statista, che era troppo avanti rispetto alla politica del suo tempo, e troppo diverso dalla politica del suo tempo. Un tempo nel quale Palermo era governata dalla mafia. Quella mafia politica che lo ha ucciso - ha detto il sindaco di Palermo - Siamo qui per ricordare il sacrificio di un uomo delle istituzioni, di un uomo che per molti di noi è stato un maestro. E quel 6 gennaio 1980 ha cambiato la vita di molti di noi".
"Quella mafia politica - ha proseguito - che ha ucciso Piersanti, e che oggi non governa più Palermo. Sono 36 anni di un cammino di liberazione che oggi registriamo. La mafia c'è, esiste ancora, bisogna combatterla, ma non governa più la città. E questo lo dobbiamo al sacrificio di Piersanti Mattarella".
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