Escursione con @Cuneotrekkingvideo a questa famosa montagna citata nel 1511 in un manoscritto di Leonardo da Vinci in cui faceva riferimento alle sue cave di gneiss e di quarzite.
La sua forma particolare è molto riconoscibile dalla pianura, frequentata anche dagli arrampicatori per le sue molte falesie, e nelle giornate terse si può godere di un panorama mozzafiato su buona parte della provincia nonostante la bassa quota
Oggi abbiamo toccato tutte e tre le croci presenti su questa montagna per mezzo di un interessante percorso ad anello che passa attraverso splendidi boschi di castagni, betulle e noccioleto.
Ho fatto la panoramica alla terza ed ultima croce incontrata dove oggi era il panorama migliore disponibile, purtroppo la foschia ci ha impedito di avere una visuale bella libera.
Nel video si vede la bella croce che copre la Testa di Garitta Nuova, andando verso destra si vede il Monte Rasciassa, Cima delle Lobbie dove inizia il Gruppo del Monviso e si va in direzione del Re di Pietra Monviso con alla sua destra il Visolotto.
Un albero copre la visuale sul gruppo a nord di Viso ma alla sua destra si può vedere la Punta Ostanetta.
Poi la visuale inquadra in bellissimi boschi che compongono il Bracco, si può notare la forma particolare della montagna: dove si hanno versanti ripidi dalla base ed in cima vaste zone di falsopiano.
Più avanti si vede una costruzione che rappresenta il Rifugio Mulatero.
Infine si vede la foschia che copre tutta la pianura e le Alpi verso le Marittime, peccato...
In basso si vede il Po che riflette la luce.
Oggi tempo discretamente sereno con molta foschia in basso, temperature abbastanza fredde.
Partiti da Parcheggio delle Falesie sopra Sanfront ed intrapreso un ripido sentiero, con alcuni passaggi attrezzati con catena, che passa nel bosco verso la Croce di Rifreddo, oltre la via ha iniziato a spianare attraverso le betulle e siamo arrivati alla Croce di Envie, che rappresenta anche la vetta del Bracco.
Dopo una breve sosta siamo tornati indietro verso il Rifugio Mulatero, che in realtà un un bel bivacco ottimamente attrezzato, e verso la Croce di Sanfront l'ultima della giornata e quella immortalata in questo video.
Infine siamo tornati alla macchina scendendo per un sentiero mal tenuto che passa da alcune famose falesie.
Gita da non sottovalutare nonostante la bassa quota per via delle pendenze sostenute in molti punti. Giro adatto nelle mezze stagioni oppure se non si vuole calpestare la neve in quote più alte. Molto panoramiche le visuali dalle croci in caso di tempo ottimo.
830 m di dislivello per 8,2 km totali.
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