Politici, sindacalisti ma non solo: nel mirino del presidente brasiliano Jair Bolsonaro finisce chiunque non la pensi come lui, compresi gli ambientalisti e gli indigeni che cercano di salvare l'Amazzonia. Per silenziare le voci critiche, che in questo momento stanno puntando i riflettori anche sulla pessima gestione dell'emergenza Covid, Bolsonaro sta usando una legge che risale addirittura ai tempi della dittatura militare.
Il reportage completo di Emiliano Guanella è su Specchio, in edicola con La Stampa.
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