"Prima o poi il popolo italiano si accorgerà che il problema non sono le migrazioni. Io sono stato additato come squadrista perché ho detto che un Paese ha diritto di proteggere i confini". È un discorso a 360 gradi sull'immigrazione quello che Alessandro Di Battista, già deputato con il Movimento 5 Stelle, affronta sul palco di piazza Moro, a Polignano. Chiamato dal festival Il Libro possibile per presentare il suo libro Politicamente scorretto nella serata 4 luglio, il pentastellato si avvicina alle tematiche Sovramonte nell'intervista con Franco Bechis, direttore de Il Tempo, e con il comico Pinuccio (Alessio Giannone): "Ho detto più volte - spiega - che il racket dell'immigrazione va fermato, che non mi sta bene il comportamento delle Ong. Sono tematiche che mi stancano e che presto stancheranno anche gli italiani". E punta il dito contro i partiti: "L'immigrazione clandestina è diventata quasi una forma di finanziamento pubblico ai partiti - ha aggiunto - Ci sono personaggi politici che non riuscivano più a campare con i finanziamenti pubblici e si sono interfacciati con altre forme di business. Una di queste, appunto, l'immigrazione clandestina". . .Di Natale Cassano,
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