Sembra regnare un certo ottimismo tra gli inquirenti che indagano sull' omicidio del 37enne di nazionalità romena, residente ad Albino, ucciso a coltellate nella notte di sabato alla stazione di servizio Q8 di via Correnti a Bergamo. La vittima Stefan Catalin Burcuta era sposato e padre di tre figli. I killer sarebbero i due protettori della prostituta albanese con la quale la vittima e il cognato, rimasto ferito lievemente, avevano avuto un' accesa discussione, culminata con il pestagio della donna, finita a terra nel tentativo, ma nulla è confermato, di derubarla.
Ad avvalorare la tesi sono stati i racconti di alcuni camionisti polacchi in sosta su quell'area, che hanno descritto come la prostituta dopo essere finita a terra abbia chiamato telefonicamente i protettori giunti per l' azione punitiva. La Polizia di Bergamo, dopo aver analizzato il documento filmato dalle telecamere della videosorveglianza, si è messa alla ricerca di due albanesi. Mentre i camionisti sono stati interrogati dagli agenti e con loro anche un amico del gestore di origine siciliana in zona poco dopo l' accaduto. E' proprio l' amico a raccontare il brutto periodo passato dal benzinaio, vittima solo 15 giorni fa, di un furto di tremila euro. Fondamentale a questo punto la testimonianza del cognato della vittima, l'unico ad aver visto in viso i due aggressori e che adesso teme per la propria vita.
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