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A circa 50.000 donne ogni anno in Italia viene diagnosticato un tumore al seno, ma grazie alla diagnosi precoce e alle terapie sempre più efficaci la percentuale di pazienti guarite è in costante aumento, ma in alcuni casi purtroppo la malattia si ripresenta a distanza di tempo, condizione che un tempo lasciava poco margine per strategie terapeutiche ma che oggi può essere invece gestita con l'obiettivo di cronicizzare a malattia grazie a percorsi diagnostico terapeutici innovativi, che vanno dalla tipizzazione del tumore in fase metastatica- come sappiamo il cancro ha la capacità di mutare caratteristiche molecolari - alla scelta di terapie target per le varie forme tumorali, sia ormono dipendenti che non. Una grande conquista che necessita di un approccio multidisciplinare e che deve porre attenzione alla qualità di vita di donne che proprio perchè hanno la possibilità di vivere a lungo dopo una diagnosi di tumore al seno metastatico hanno bisogni nuovi, sia fisici per controllare gli effetti collaterali delle terapie nel breve e nel lungo tempo sia psicologici, per vivere serenamente la quotidianità, il lavoro, gli affetti. Nel corso del convegno dedicato al tumore al seno metastatico "Il Tumore Assente. Carcinoma Mammario Metastatico: formazione e informazione per rompere il silenzio dei media" abbiamo intervistato:
Grazia Arpino, Professore Associato di Oncologia Medica all’Università degli Studi Federico II di Napoli
Fabio Puglisi, Professore di Oncologia Medica all’Università degli Studi di Udine e Direttore della Struttura Operativa Complessa di Oncologia Medica e Prevenzione oncologica, Centro di Riferimento Oncologico, all’Istituto Nazionale Tumori di Aviano
Valentina Guarneri, Professore Associato di Oncologia Medica presso l'Istituto Oncologico Veneto IRCCS
Barbara Bragato, Membro della Commissione sul tumore al seno metastatico di Europa Donna Italia
