Il servizio di Angelo Ruoppolo Teleacras Agrigento del 10 dicembre 2008. A Licata i Carabinieri arrestano un commerciante di Canicattì. Da almeno un mese avrebbe estorto denaro minacciando morte e danneggiamenti (per il video seleziona Alta qualità in basso a destra dello schermo).
Ecco il testo:
Si sarebbe aggirato minaccioso. Sarebbe stato l'incubo di tanti cittadini. Avrebbe imperversato da almeno un mese. Come Attila il barbaro, che cammina e calpesta l'erba che non fiorisce più. Seminando prima paura, poi rabbia. Sì perchè lui, Maurizio Manderaccio, 32 anni, avrebbe estorto denaro a Tizio, Caio e Sempronio. Senza alcuna distinzione. Nessuno sconto. I Carabinieri della Compagnia di Licata, agli ordini del capitano Andrea Corinaldesi, hanno ricostruito la giornata tipo di Manderaccio, il suo viaggio da Canicattì a Licata, che si sarebbe trasformato in una sorta di Via Crucis per tanti licatesi. Lui, Maurizio Manderaccio, ha 32 anni ed è un commerciante. Abita a Canicattì. Ogni giorno sarebbe salito sull'autobus di linea verso Licata. Ed in città avrebbe estorto soldi ai passanti, minacciando morte e danneggiamenti. Un terrore costante, una mina vagante, una escalation sempre più allarmante. Poi i Carabinieri hanno progettato ed architettato il piano di cattura, in flagranza di reato, e così è stato. Infatti, la soffiata, poi il pedinamento, poi l'appostamento. Poi i militari sono piombati veloci come le faine quando l'ultimo malcapitato, un uomo di 55 anni, ha consegnato 20 euro a Manderaccio, sorpreso ed ammanettato con il denaro ancora tra le mani. Adesso il commerciante canicattinese è detenuto, in carcere, al "Petrusa" di Agrigento. Ed ai giudici risponderà delle estorsioni contestate, aggravate dalle minacce di violenze, morte e ritorsioni.
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