L'ETICA DELLA RICERCA?
Giovedì 10 aprile 2014 abbiamo presenziato alla conferenza incentrata sull'etica nella ricerca clinica, organizzata all'ospedale regionale di Mendrisio. Tra i relatori il Dott. Silvio Garattini, fondatore dell'Istituto Mario Negri di Milano in cui si uccidono migliaia di animali ogni anno. Presenti anche l'ex procuratore generale signor Bruno Balestra in qualità di moderatore, il Dott. Giovan Maria Zanini, la Dottoressa Cristiana Sessa e il Prof. Franco Zambelloni che ha concluso l'incontro ridicolizzando l'etica nella sperimentazione animale.
Silvio Garattini è stata una brutta scoperta; vederlo dal vivo e potergli dire tutto quanto agli animali non è permesso esprimere è stato un momento di grande soddisfazione. Palese, si evince dai video, che gli stessi ricercatori clinici hanno dei fondati dubbi sulle procedure dei protocolli di sperimentazione rapportati all'etica.
Significativi alcuni passaggi:
Zanini: la ricerca sull'essere umano viola i beni personali ovvero: la vita, la salute, la dignità l'integrità la libertà.
Noi ci chiediamo se questo bel discorso sull'etica sia anche rapportabile alle numerose vittime innocenti che ogni anno la nostra nazione esige in nome di una falsa scienza.
D'altronde, lo stesso Zanini continua dicendo: se avessimo parlato unicamente della ricerca sugli animali la sala sarebbe stata piccola -- e qui tutti, tranne noi, hanno riso.
Silvio Garattini ha parlato della ricerca clinica che è sempre giustificata (secondo lui) quando vi sia un'incertezza. Inoltre, secondo quanto detto, l'incertezza giustifica i pericoli della ricerca clinica e l'unica soluzione sicura per chiarire tali incertezze è pertanto attraverso uno studio clinico controllato, dal quale dipende la messa in commercio di nuovi farmaci. È logico, quindi, che le industrie farmaceutiche traggano un vantaggio da questi studi che possono rappresentare un guadagno.
E ancora: visto che la ricerca si concentra principalmente su maschi tra i 40-60 anni, una volta messi in commercio, questi farmaci verranno presi anche da bambini e anziani, individui più fragili esclusi dai test, senza conoscerne realmentre gli effetti.
Infine, il Dottore ha dichiarato che dati staticamente significativi sovente non lo sono anche clinicamente.
Alla luce di queste affermazioni, al momento di prendere la parola per una discussione generale, abbiamo posto le nostre domande. Poca la serietà nelle risposte, molta l'arroganza, la chiusura e perfino la censura.
Abbiamo chiesto quanti animali Silvio Garattini avesse condannato a morte con il suo lavoro di vivisettore. La sua risposta cita che "nel 1980 usavamo circa 120'000 animali, adesso sono diventati tra i 15 e 20'000", tergiversando poi sulle formazioni che gli scienziati addetti a tali sperimentazioni debbano seguire e altro ancora.
Abbiamo ancora chiesto spiegazioni al collega Zanini sulla recente illegalità della Commissione sulla Sperimentazione Animale in Ticino, in cui il capo era anche facente parte delle istituzioni, e si ribadiva il fatto che non si è fatta chiarezza sull'operato di questa commissione. Si è chiesto apertamente: CHI CONTROLLA I CONTROLLORI? Ma la risposta non è arrivata.
A concludere questo triste siparietto ha preso la parola il professore e filosofo Zambelloni che entra nel dibattito con un racconto raggelante: ha ricordato manifesti antivivisezione degli anni passati, ove sono state utilizzate immagini di cani "tristi" che -- secondo il professore -- sono volute e studiate per suscitare compassione e pietà nelle persone. Secondo Zambelloni, un Rottweiler non darebbe lo stesso effetto. Continua così per venti minuti, per poi concludere con affermazioni come "l'etica confrontata con la compassione è ingiusta".
Ci chiediamo quindi chi ha deciso che un filosofo, evidentemente antropocentrico, prendesse parola nella discussione parlando di etica sugli animali, quando è evidente che con questa non ha nulla a che vedere.
A metà conferenza ci è infine stato intimato di stare zitti.
Purtroppo sappiamo che, anche se siamo in un Paese definito civile e siamo nel 2014, certe scomode verità danno ancora molto ma molto fastidio.
Se da una parte ci sono persone come il Dott. Garattini e coloro che ne seguono gli insegnamenti, dall'altra c'è e ci sarà sempre chi da e darà voce alle atroci sofferenze perpetrate nei confronti di creature senzienti totalmente indifese.
Animalife e Offensiva Animalista
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