L'operazione "Dummies" condotta della Guardia di finanza. Truffato il fisco per 39 milioni. Della rete facevano parte anche due società di diritto anglosassone
I finanzieri del Comando provinciale di Napoli stanno eseguendo quaranta ordinanze di custodia cautelare per associazione a delinquere finalizzata alla bancarotta ed alla sottrazione fraudolenta al pagamento di imposte. Tra i destinatari imprenditori e affiliati ai clan camorristici Gionta di Torre Annunziata e La Torre di Mondragone .
Accertati diociotto episodi di bancarotta fraudolenta e 13 di sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte, avvenuti tra luglio 2009 e luglio 2011, per 39 milioni di euro.
Elemento centrale dell'ingranaggio fraudolento al centro delle indagini della Guardia di finanza nell'ambito dell'operazione "Dummies", che oggi hanno portato all'arresto di 40 persone, era il cosiddetto 'Gruppo Catapano'.
Secondo quanto accertato, tra maggio 2010 e novembre 2011, l'organizzazione ha offerto efficienti servizi di "alleggerimento" delle imprese in crisi o sull'orlo del fallimento, che così riuscivano a non pagare tasse e fornitori mettendo, nel contempo, beni al sicuro.
Nella prima fase le indagini sono state dirette dalla DDA partenopea e successivamente transitate nella competenza dell'autorità giudiziaria di Padova, in relazione al primo caso accertato di bancarotta fraudolenta.
La struttura - ramificata e con sedi a Milano e Napoli - era costituita da una serie di società operanti nei settori della finanza, consulenza aziendale, editoria, compravendite immobiliari e merchant banking, facenti capo ai fratelli Giuseppe, Carmine Vincenzo Catapano e a Gerardo Antonio Catapano, figlio di Giuseppe.
Della rete facevano parte anche due società di diritto anglosassone, la "Victoria Bank ltd" e "Telegraph Road ltd", risultate essere delle semplici società di domiciliazione, inattive, prive di qualsiasi struttura organizzativa e non autorizzate a svolgere attività bancaria e/o finanziaria nè in Italia nè nel Regno Unito.
Uno dei fratelli Catapano, Giuseppe, nella veste di presidente dell'associazione Osservatorio Parlamentare Europeo (Ope), con sedi a Napoli, Roma e Bruxelles, per accreditarsi, incontrava imprenditori e rappresentanti di istituzioni locali e nazionali presentandosi con autista e autovettura blu, dotata di lampeggiante simile a quello in uso alle forze di polizia.
L'Osservatorio parlamentare europeo (Ope) e l'Istituto europeo commerciale (Iec), con sede a Napoli, erano due associazioni non riconosciute, dichiarate al fisco come onlus senza averne titolo giuridico.
Le distrazioni patrimoniali accertate dalle Fiamme Gialle ammontano a 9,5 milioni di euro; le sottrazioni delle imposte al Fisco sono state pari a 5,5 milioni di euro e, a fronte dei "servizi" resi, l'organizzazione fraudolenta ha incassato oltre 24 milioni di euro.
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