Forse la memoria di Giuseppe "Pippo" Fava, giornalista-coraggio ucciso dalla mafia a Catania il 5 gennaio 1984, era stata colpevolmente riposta in un armadio per troppo tempo. «Ma il bello degli armadi commenta Nuccio Gibilisco, dell'associazione Agire Solidale è che qualcuno in qualunque momento può sempre riaprirli».
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