Il Museo Vulcanologico, nasce con il preciso intento di valorizzare l'area vulcanica sulla quale sorge San Venanzo, sottolineandone la singolarità e le caratteristiche di unicità. La visita si articola in due percorsi concettuali che coinvolgono la totalità del museo, scale comprese. Il primo, affronta la forza creatrice dei vulcani e spiega il significato delle eruzioni di San Venanzo in relazione all'evoluzione del nostro pianeta. Il visitatore è invitato ad approfondire la conoscenza dei fenomeni vulcanici, e degli effetti che questi hanno sull'uomo, l'ambiente, l'economia. Il secondo percorso riguarda la lunga storia della vita sulla terra: attraversando le sale, i diversi temi si traducono in allestimenti visuali ed interattivi che aiutano a comprendere quali fattori abbiano plasmato il paesaggio che ci circonda.
Di particolare interesse, oltre alla Venanzite e alle splendide collezioni di minerali e fossili provenienti da tutto il mondo, è il cranio di "Mammuthus meridionalis" rinvenuto nei dintorni di San Venanzo e i resti ossei della "Breccia ossifera" pleistocenica del Monte Peglia, dalla quale emergono oltretutto utensili (choppers) ascrivibili al genere Homo erectus, Paleolitico inferiore.
I contenuti scientifici e museografici del Museo Vulcanologico di San Venanzo costituiscono un piccolo ma completo percorso formativo che tratta i molti aspetti del rapporto tra Uomo-e Vulcani. Si tratta di un museo orientato verso una didattica comprensibile a tutti, specialmente pensato per studenti di ogni ordine e grado che supera il vecchio concetto di "collezione" con l'inserimento di spazi per fare esperienza con laboratori dotati di attrezzature di microscopia ottica, biblioteca-videoteca, sala conferenze e soprattutto con il laboratorio e centro di interpretazione sul campo, sito presso il Parco Vulcanologico che consente una esperienza a diretto contatto con la Natura..
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