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Tutti i video della serie AD (ovvero della playlist Analisi della Domanda) sono destinati a giovani che:
1) sono studenti (o studentesse) della facoltà di Psicologia a indirizzo clinico;
2) hanno conosciuto e apprezzato la psicologia clinica fondata sull’Analisi della Domanda di Carli-Paniccia;
3) ritengano importante dare un fondamento cerebrale ai due stili relazionali possibili (quelli che Carli-Paniccia chiamano “di scambio” o “possessivo” e il modelloP chiama “emozionalmente positivo” o “emozionalmente negativo”), comprendendo fino in fondo cosa ci guadagnano e cosa ci rimettono le persone possessive/negative in una data relazione). E non parliamo di opinioni, ma di funzionamento del cervello, per cui le altre psicologie cliniche dovranno farsi da parte davanti ad una Analisi della Domanda solidamente ancorata ai due possibili funzionamenti del cervello (il funzionamento nel quale il sistema emozionale ha un orientamento positivo e quello in cui invece ha un orientamento negativo, con un dato orientamento che diventerà “per sempre” in una relazione dove si condivide una cultura costruita sopra ad assunti positivi, ovvero che apprezzano l’altro, o negativi, ovvero che disprezzano l’altro).
Senza ancorare l’Analisi della Domanda al funzionamento del cervello essa diventa una psicologia clinica come le altre, ovvero incapace di essere più utile che dannosa per i loro clienti. Dopodiché c’è poco da lamentarsi se i clienti che vanno dallo psicologo scarseggiano.
Una Analisi della Domanda fondata sul cervello è inevitabilmente più complicata di una AD fondata sul nulla (come era l’AD che veniva insegnata a Roma a fine 2002 dal Carli). Ma permette di affrontare la madre di tutti i problemi psicologici, ovvero la possessività in amore, che in occidente è delle donne che vogliono comandare sugli uomini e nel resto del mondo è degli uomini che vogliono comandare sulle donne).
Nel 2002 il Carli evitava accuratamente di combattere la possessività in amore, e già che c’era anche a scuola, invitando caldamente i suoi allievi e le sue allieve a occuparsi di possessività nelle organizzazioni. Questa fuga dal problema più grande di tutti, però, non porta affatto bene all’analisi della domanda, che non convincerà nessun dirigente ad essere positivo (dirigenza carismatica) invece che negativo (dirigenza autoritaria di Weber) finché lui a casa propria si ritrova una moglie possessiva e figli adolescenti possessivi.
